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Dipendenti pubblici, tre giorni di elezioni per il rinnovo delle Rsu

Dal 5 al 7 aprile circa 17mila dipendenti pubblici trevigiani saranno chiamati a rinnovare le rappresentanze sindacali unitarie in Comuni, Camera di Commercio, Sanità, Ipab e funzioni centrali

Le elezioni per il rinnovo delle Rsu del pubblico impiego sono alle porte: ben 282 i candidati che il 5, 6 e 7 aprile in tutti i luoghi di lavoro del pubblico impiego della Marca si presenteranno nelle liste della Fp Cgil per rappresentare colleghi e colleghe. In tre giorni circa 17mila dipendenti pubblici sono chiamati al voto per rinnovare le Rappresentanze sindacali unitarie in: Comuni, Camera di Commercio, Sanità, Ipab e funzioni centrali.

Il commento

«Come nel 2018 la tornata elettorale coinvolgerà le lavoratrici e i lavoratori trevigiani, ma dentro uno scenario completamente mutato dopo i due anni di emergenza sanitaria, decenni di disinvestimento sul versante dei servizi pubblici e tagli alle risorse per il personale degli enti locali - afferma Marta Casarin, segretaria generale Fp Cgil Treviso - Se è stato possibile contenere l’impatto della pandemia è stato proprio grazie alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi pubblici essenziali, pubblici e privati, in particolare quelli del servizio sanitario, dell’assistenza, soprattutto agli anziani, che hanno compiuto sacrifici, mettendo al centro del loro agire la salute collettiva e il benessere di tutti noi. Lavoratori che si sono presi cura delle persone che ne avevano bisogno e noi, come Sindacato, abbiamo dato il massimo per prenderci cura di loro. Ci siamo stati, ed è anche per questo che la nostra organizzazione, la Cgil, e la Camera del Lavoro crescono. Comprimendo la prossimità ma non la vicinanza, abbiamo esercitato la rappresentanza, quella collettiva e quella individuale, con senso di responsabilità ma senza arretrare di un centimetro in difesa dei lavoratori e dei loro diritti. Abbiamo cercato percorsi per generare inclusione, tenendo insieme i professionisti e i lavoratori degli appalti in ogni comparto.

Dobbiamo rivendicare che le analisi numeriche fatte e le battaglie portate avanti, anche da soli contro tutti, non erano campate in aria - prosegue la segretaria generale della Fp Cgil trevigiana - e la pandemia ha messo in luce tutto quello che per anni abbiamo denunciato in Sanità come negli Enti locali, Comuni in primis, e nelle strutture residenziali di assistenza. La lotta alle esternalizzazioni e alla precarietà, come misure di contrasto al dumping contrattuale e alla svalorizzazione sociale del lavoro, ma anche come difesa dei servizi ai cittadini e alle nostre comunità. Perché come Fp Cgil pensiamo che si debba riflettere insieme su come lo spazio pubblico sia e debba ancor più diventare generatore di inclusione e promozione sociale. Per contare dobbiamo allora agire tutta la nostra forza di rappresentanza democratica del lavoro, a garanzia delle libertà e dello sviluppo. Per questo abbiamo bisogno della fiducia e del supporto dei lavoratori del pubblico impiego» conclude Casarin.

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