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Elisoccorso notturno in Veneto: da stasera attivo il servizio dal Ca' Foncello

L'attività è stata assegnata temporaneamente all’Ulss 2 in attesa del completamento dell’eliporto dell’ospedale di Pieve di Cadore

Da questa sera è operativo il volo notturno dell’elicottero del Suem 118 della Regione Veneto, basato a Treviso. L’avvio del volo notturno è stato reso possibile dall’avvio del nuovo contratto regionale stipulato a luglio scorso; fin da allora sono state avviate tutte le operazioni preliminari all’inizio del servizio La programmazione regionale ha previsto il servizio di volo notturno con base a Pieve di Cadore al servizio delle ULSS 1, 2, 3 e 4. Poiché la realizzazione dell’eliporto dell’ospedale di Pieve di Cadore non è conclusa e nel bellunese non sono presenti altre strutture conformi alle normative aeronautiche che disciplinano il volo notturno, per non dilazionare ulteriormente l’avvio del servizio l’attività è stata assegnata temporaneamente all’ULSS 2.

L’elisoccorso svolgerà sia trasferimenti interospedalieri che interventi di soccorso in prossimità del luogo dove si trova il paziente, consentendo il trasporto diretto all’ospedale Hub delle patologie più critiche. Come previsto dalle normative, per i primi due mesi negli interventi di soccorso l’elicottero potrà atterrare su superfici già identificate ed inserite nei manuali di volo, dotate di illuminazione. Successivamente potrà operare anche su superfici non illuminate.

In questi mesi il personale delle Centrali Operative del SUEM di Belluno, Treviso e Venezia ha identificato oltre 50 campi sportivi dotati di illuminazione, ottenendo l’assenso dei gestori al loro utilizzo e predisponendo tutte le procedure per l’accesso e l’accensione delle luci da parte dell’ambulanza intervenuta. Tutte le ambulanze sono state dotate delle procedure per l’accesso ai siti di loro interesse e delle chiavi dell’impianto. Fondamentale è stata la collaborazione delle Amministrazioni comunali e delle società di gestione degli impianti sportivi che si sono immediatamente resi disponibili per consentire l’accesso alle strutture ed hanno fornito tutto il supporto tecnico necessario

La società che gestisce l’elicottero, Babcock Italia, ha poi svolto una ricognizione notturna di tutti i siti censiti, al fine di verificarne la sicurezza e di predisporre le rotte di avvicinamento e di atterraggio. I piloti sono stati addestrati ad operare utilizzando i visori notturni (NVG – Night Vision Googles), tecnologia che fino a pochi anni fa era riservata all’ambito militare e che consente la visione di tutti gli ostacoli anche in assenza di luce.

La disposizione dei siti consente di coprire la parte del territorio che richiede tempi lunghi di accesso all’ospedale Hub da parte dei pazienti critici; particolare attenzione è stata rivolta alla provincia di Belluno, per fare in modo che su tutto il territorio sia disponibile una superficie per l’atterraggio. L’attività coprirà comunque da subito le province di Belluno e Treviso; nella settimana successiva la copertura verrà estesa al Veneziano (in particolare le aree più periferiche dell’ULSS 4 la zona meridionale dell’ULSS 3) ed all’Altopiano di Asiago.

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