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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Emergenza giovani nella Marca, Bordignon: «A rischio il loro futuro»

Il report 2022 stilato da Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita dei giovani tra i 18 e i 35 anni vede la Marca collocarsi al 77° posto nella classifica delle 107 province italiane, posizionandosi quinta in Veneto

“A rischio il futuro dei trevigiani. La bassa qualità della vita dei giovani nella provincia di Treviso è l’ennesimo segnale di una fragilità latente che mostra quanto sia in pericolo la tenuta del sistema sociale nel nostro territorio provinciale ma anche regionale”. A lanciare l’allarme, Adriano Bordignon del Centro della Famiglia e Presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Veneto, a commento dei dati evidenziati dagli ultimi rapporti statistici pubblicati da Il Sole 24 Ore e Fondazione Nordest.

Il report 2022 stilato da Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita dei giovani tra i 18 e i 35 anni vede la Marca trevigiana collocarsi al 77° posto nella classifica complessiva delle 107 province italiane, posizionandosi quinta in Veneto, dopo Belluno (30^), Vicenza (44^), Rovigo (51^) e Padova (56^). A pesare sul risultato negativo gli indicatori relativi a imprenditorialità giovanile, luoghi di ritrovo, canoni di locazione per i giovani (nel capoluogo), tasso di nuzialità e saldo migratorio dei giovani under 35. Aspetti che influenzano la vita dei giovani, valutati sulla base dei dati incrociati di ISTAT, Infocamere, e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Un dato che si inserisce a livello regionale in un contesto tutt’altro che roseo, con le ultime rilevazioni di Fondazione Nord Est, che fotografano una vera e propria emorragia. Quella del saldo delle immatricolazioni nelle università venete per l’anno accademico 2020/2021, in calo di oltre 12mila tra studenti e studentesse che hanno scelto per il proprio percorso universitario gli atenei fuori regione. Un dato che si accompagna a quello sui laureati, con il Veneto che nel 2019 ha perso ben 2.300 laureati rispetto all’anno precedente.

“È necessario cambiare rapidamente rotta. Da più parti giungono segnali ripetuti e allarmanti per un contesto territoriale, tra i più produttivi a livello europeo – afferma Adriano Bordignon del Centro della Famiglia e Presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Veneto –, che non può permettersi di perdere il proprio futuro. Il drammatico calo della qualità della vita dei giovani nella provincia di Treviso, e in generale in tutto il Veneto, è l’ennesimo segnale di una fragilità latente che mostra quanto sia in pericolo la tenuta del sistema sociale e produttivo. Anche i dati di Fondazione Nordest di pochi giorni fa, ci raccontano di un territorio che ha perso attrattività e di come i profili più qualificati vengono meglio retribuiti nelle vicine regioni di Lombardia ed Emilia Romagna, con un differenziale retributivo tra diplomati e laureati ridotto al 14,8% in Veneto. Nella nostra Regione poi, la percentuale di occupati con competenze digitali complesse, patrimonio soprattutto delle nuove generazioni, è la più bassa dell’intero nordest".

"Serve impegnarsi in un progetto ecosistemico – continua Bordignon – per rendere il territorio capace di essere attrattivo per le nuove generazioni, migliorando la qualità della vita, offrendo stabilità e prospettive, partendo dal ventaglio delle opportunità da offrire ai giovani. Per questo, chiediamo un tavolo di confronto con le istituzioni, le amministrazioni locali, le parti sociali, il mondo delle imprese e gli Enti del Terzo Settore. Una cabina di regia per individuare e mettere in campo soluzioni condivise, e tempestive, dando una risposta univoca e concreta alle esigenze delle famiglie e delle comunità. Dobbiamo avere il coraggio di scommettere davvero sui giovani, guardando avanti con azioni concrete e progetti nel lungo periodo. A essere a rischio – conclude Bordignon – è il futuro di tutti noi. Bisogna agire subito”.

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