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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Vittorio Veneto

A Vittorio Veneto l'Esercito ha ricordato i caduti di tutte le guerre

Il Generale Farina nel suo intervento ha sottolineato l'importanza della cerimonia di questa mattina quale momento fondamentale di raccoglimento per onorare la memoria di quanti hanno servito il nostro Paese anche fino all'estremo sacrificio

L’Esercito e le Istituzioni locali hanno rievocato con una manifestazione svolta in Piazza del Popolo a Vittorio Veneto, i fatti d'Armi dell'ottobre 1918 quando, con il loro ingresso in città, i soldati del Regio Esercito hanno, di fatto, segnato l'inizio della fine della 1^ Guerra Mondiale. Presenti alla cerimonia, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina, e tante autorità civili e militari, tra cui il sindaco di Vittorio Veneto - Roberto Tonon e il Prefetto di Treviso - dottoressa Maria Rosaria Laganà, oltre che dei Gonfaloni della città di Vittorio Veneto e di Treviso, entrambi decorati della Medaglia d’Oro al Valor Militare. La manifestazione è stata caratterizzata da un programma coinvolgente iniziato già dal giorno 29, con l'accensione a Roma di una fiaccola direttamente dai bracieri posti all'Altare della Patria dove è custodito il sepolcro del Milite Ignoto, simbolo del sacrificio del Popolo Italiano.

La fiamma, portata a Vittorio Veneto, è stata fatta ardere sopra un'urna contenente le terre prelevate dai campi di battaglia dove furono raccolti i corpi degli undici soldati tra i quali, la Signora Maria Bergamas scelse, il 28 ottobre 1921, quello deposto al Vittoriano. Il Generale Farina nel suo intervento ha sottolineato l'importanza della cerimonia di questa mattina quale momento fondamentale di raccoglimento per onorare la memoria di quanti hanno servito il nostro Paese anche fino all'estremo sacrificio. Rivolgendosi inoltre ai tanti cittadini presenti ha dedicato un pensiero alle vittime del maltempo che ha colpito negli ultimi giorni tutta la Penisola.   Proprio in queste ore l'Esercito, con circa 100 uomini e donne e oltre 60 mezzi e attrezzature tecniche, sta operando in diverse zone a favore della popolazione per fronteggiare l'emergenza maltempo che ha colpito l'Italia e ha già pronti altri assetti per soddisfare le esigenze delle Prefetture coinvolte, qualora dovessero richiedere ulteriore supporto.  Gli uomini e le donne dell’Esercito, oggi come ieri, nelle stesse località simbolo per i valori di Patria e di unità nazionale in cui si è combattuto 100 anni fa, sono pronti a donare tutto se stessi per il prossimo con generosità, altruismo, abnegazione, preparazione e addestramento unitamente alla capacità di collaborazione e coordinamento con le altre istituzioni. 

L’Esercito c’è sempre, di più e insieme alla sua gente “con e per” i cittadini dell’Italia per la Difesa dello Stato, la sicurezza internazionale e i concorsi in emergenza, per essere vicini alle esigenze della popolazione, dimostrandosi una risorsa pronta e flessibile al servizio del Paese. Il Sindaco di Vittorio Veneto durante il suo discorso ha evidenziato che parlare del “l’Esercito Vince” significa essenzialmente raccontare come sempre più il Paese può contare su una forza viva, preparata, pronta alle sfide più complesse. L’Esercito di oggi è forza al servizio del Paese e delle sue molteplici esigenze. Al termine della cerimonia, il sacro fuoco è stato preso in consegna da un drappello dei Lancieri di Montebello e Bersaglieri ciclisti per essere scortato fino a Trieste dove arriverà il prossimo 4 novembre per le celebrazioni della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. «Le parole espresse dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il generale Salvatore Farina, che ha parlato da soldato tra soldati, hanno dato voce e corpo al dovere della memoria per i soldati di ieri, che con la loro abnegazione e il loro sacrificio, hanno reso possibile l’unità d’Italia, e ai sentimenti di gratitudine per i soldati di oggi, che con la loro divisa e la loro professionalità sono impegnati in tanti teatri d’azione, dall'emergenza maltempo di questi giorni ai fronti di guerra in paesi lontani».

Farina

Con queste parole l’assessore alla scuola della Regione Veneto, Elena Donazzan, presente mercoledì 31 ottobre a Vittorio Veneto alla manifestazione “l’Esercito vince”, ha reso omaggio alle Forze armate e al centenario della vittoria. «Mi ha fatto piacere aver visto centinaia di studenti in piazza accanto all'esercito, giovani in tenuta militare accanto a coetanei con la divisa scolastica - commenta l’assessore - onorare il tricolore. Plaudo ai loro docenti e dirigenti scolastici, che hanno accolto l’appello rivolto dalla Regione a condividere questo momento così significativo per la storia d’Italia e del Veneto e a valorizzarlo in tutta la sua dimensione educativa. Mi ha molto colpita infine il gesto spontaneo – conclude Donazzan – di un giovane studente che ha sostenuto il tricolore italiano perché non toccasse terra: in guerra il portabandiera era colui che doveva essere visibile a tutti, che dava speranza, che ti diceva dove erano i tuoi Fratelli. La bandiera non andava mai lasciata cadere: vedere il gesto di questo giovane, consapevole della valenza del simbolo che portava tra le mani, infonde speranza e fiducia”.

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