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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Casa Fenzi, presentato un esposto in Procura

Il presidente del comitato dei famigliari, Vittorio Zenette: «Vogliamo sapere perché presso la struttura si è creata una situazione cosi grave mentre altrove ci sono case di risposo con zero casi certificati»

Fare luce su eventuali responsabilità connesse ad un ingresso massiccio del Covid-.19 nelle casa di risposo sulle difficoltà incontrate da numerosi famigliari nell'ottenere dai vertici della residenza informazioni puntuali sulla diffusione del contagio. E' questo l'oggetto di un esposto presentato questa mattina da Vittorio Zenette, il presidente dell'associazione che raccoglie le famiglie dei residenti di Casa Fenzi, la Rsa coneglianese in cui, stando ai dati diffusi dalla Usl 2, la positività al Coronavirus è stata di 100 ospiti si 184 e di 36 operatori.

«Vogliamo sapere - scrive negli atti  Vittorio Zanette - perché a Casa Fenzi si è creata una situazione cosi grave mentre altrove ci sono case di risposo con zero casi certificati. Finora non ci è stato detto ma i limiti della pazienza sono ormai superati». I dati ufficiali della Usl parlano di 7 decessi dio pazienti con il Covid-19 ma in una lettera del 15 aprile il presidente della casa di riposo Gianni Zorzetto scriveva che nella prima metà di aprile " sono deceduti 25 ospiti, dei quali un congruo numero, a giudizio dei medici della struttura, riconducibili a cause da Covid-19". L'esposto è stato trasmesso nel primo pomeriggio alla Procura di Treviso ed è adesso al vaglio dei magistrati.

«Da settimane leggiamo preoccupati i bollettini dei contagi e dei decessi nelle case di riposo della nostra provincia. Pur distanti dai numeri drammatici che si registrano in altre zone del Paese, dietro a quei bollettini ci sono la sofferenza di persone in carne e ossa ed il dolore delle loro famiglie. Non si possono lasciare i cittadini nel dubbio, nell'incertezza e nella paura: è drammatico quello che stanno vivendo ad esempio i famigliari degli anziani di Casa Fenzi a Conegliano». Lo afferma Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico a Treviso. «La stampa locale informa che nella Marca la letalità dell'infezione è pari all'8,56%, contro una media veneta del 6,74%, inoltre nei comuni che ospitano le principali case di riposo teatro dell'emergenza Covid-19 la mortalità degli over 64 tra il 1° marzo e il 4 aprile 2020 è più che raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2019 (fonte Istat) – aggiunge Zorzi -. Serve una gigantesca operazione verità, a cui nessuno può sottrarsi: nei consigli comunali, nei consigli di amministrazione, nelle conferenze dei sindaci. Pretendere chiarezza nelle sedi istituzionali è il primo necessario passo per fugare qualsiasi dubbio, per liberare i cittadini dalla paura, per onorare l'impegno del personale sanitario che sta dando il massimo, spesso senza le adeguate protezioni, ma soprattutto per esprimere la più elementare forma di rispetto nei confronti di coloro che stanno soffrendo».

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