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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Santa Maria del Rovere / Via Castello d'Amore

L'ex Macello Comunale diventerà una comunità alloggio per bisognosi

L’assessore comunale ai lavori pubblici Sandro Zampese: «Questa soluzione libererà il dormitorio di via Risorgimento dando maggiore qualità di vita agli ospiti»

La Giunta comunale di Treviso ha approvato il progetto definitivo-esecutivo della ristrutturazione dell’ex Macello Comunale per la realizzazione di una comunità alloggio. Il Comune di Treviso, nell’ambito dei fondi POR FESR 2014-2020, ha infatti beneficiato di un contributo di 1,2 milioni di euro per il progetto di una struttura dedicata all’accoglienza delle persone bisognose, realizzato da un raggruppamento di progettisti coordinato dall’ing. Filippo Bonaccini. L’ambito ricomprende due dei tre capannoni presenti nell’area dell’ex Macello (confinante con il Comando di Polizia Locale) per un totale di circa mille metri quadrati. Nel quadro economico della gara (che sarà soggetta a ribasso d’asta), l’importo totale dei lavori ammonta a 1,375 euro più Iva e altre somme per un totale di 1,7 milioni.

Il progetto prevede il mantenimento e la riqualificazione di una parte degli edifici (vale a dire il corpo principale del fabbricato) ricavando una sorta di edificio ad “elle” con destinazione a rifugio notturno per ospitare una comunità alloggio e un centro diurno per la somministrazione dei pasti con ingresso autonomo e non collegato all’altro. L’intervento seguirà particolari requisiti di sostenibilità ambientale ed energetica con caratteristiche N-ZEB, con consumo minimo di energia e ad elevata efficienza. Il progetto è conforme all’ universal design, accessibile a tutti, privo di barriere architettoniche non solo fisiche ma anche percettive.

Sarà presente una reception d’ingresso, un ufficio, un soggiorno con cucina per il centro diurno, 15 camere singole come richiesto dal bando regionale, 2 camere doppie per un totale di 19 posti letto, dei quali 7 si trovano al primo piano, destinati alle donne.  Al piano terra, con accesso indipendente, ci sarà una sala polifunzionale con un locale destinato alla somministrazione dei cibi per gli ospiti diurni. Nell’area scoperta, con accesso da via Castello d’Amore, saranno presenti spazi verdi. L’edificio non compreso nell’intervento potrà essere aggregato in futuro alla nuova comunità alloggio implementandone le funzioni con possibilità di diventare un polo sociale.

«Grazie al lavoro in sinergia tra Settore Lavori Pubblici e Sociale è stato possibile spostare questo progetto da villa Capuzzo (in via San Zeno), scelto inizialmente dall’Amministrazione precedente, che non aveva le dimensioni e le caratteristiche per ospitare una comunità alloggio all’ex Macello - spiega l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Sandro Zampese - Inoltre, questa soluzione permette di raggiungere importanti obiettivi fra i quali l’implementazione dei contributi da 750 mila a 1,2 milioni di euro e liberare il dormitorio di via Risorgimento dando maggiore qualità di vita agli ospiti e riqualificare l’intero Palazzo Moretti. Infine, il progetto permette di rigenerare un’area degradata da molti anni in un luogo sicuro e funzionale alle esigenze dell’utenza».

Così invece, l’assessore alle Politiche Sociali Gloria Tessarolo: «Questo progetto dimostra l’attenzione di questa Amministrazione nei confronti delle persone più fragili e la capacità del Servizio Sociale di rispondere in modo adeguato alle esigenze della grave marginalità. Oltre ad offrire una risposta ai bisogni primari questa struttura consentirà di attivare una serie di iniziative per l’inclusione sociale».

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