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Italiani licenziati da Disney World, ex ministro Fontana: "Predisporre rimpatrio in sicurezza"

Il deputato leghista: «Sto ricevendo alcune segnalazioni di persone coinvolti nei licenziamenti collettivi messi in atto da Walt Disney World, a Orlando in Florida»

«Sto ricevendo alcune segnalazioni, lettere e messaggi preoccupati da parte di miei conterranei veneti con figli  coinvolti nei licenziamenti collettivi messi in atto da Walt Disney World, a Orlando, in Florida».

Lo scrive il deputato ed ex Ministro per gli Affari Europei Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega, sul caso dei circa 200 italiani licenziati da Walt Disney World, che ha chiuso i battenti il mese scorso a causa del Coronavirus.  «Licenziamenti purtroppo accompagnati dallo 'sfratto' dagli alloggi destinati ai lavoratori del parco - dice il deputato -  appprendo che nel complesso gli italiani coinvolti sono circa 200. Chiedo al Ministro Di Maio, se già non abbia provveduto, di organizzare quanto prima voli di rientro, garantendo la massima tutela della salute dei nostri connazionali, che saranno lasciati fuori casa nello spazio di pochi giorni. Dal momento che in tanti lamentano risposte mancate o evasive, chiedo anche che i familiari in Italia vengano costantemente aggiornati, poiché stanno vivendo ore di forte apprensione». 

Come nel caso di Luna Prevedello: «Ci hanno cacciato via mail tra poco non avrò più casa».  Per lei quello di vivere una esperienza straordinaria avventura oltreoceano si è trasformato in incubo.  La favola infatti è durata poco e soprattutto si è interrotta nel peggiore dei modi, perché a causa della diffusione oltreoceano del covid-19, anche Disney World ha infine dovuto chiudere i battenti. «Non mi sono angustiata - ha raccontato  al telefono Luna - perché ci era stato assicurato che potevamo continuare a occupare i nostri alloggi e che i pagamenti sarebbero stati regolari».Invece lunedì scorso con una laconica e impersonale mail la direzione ha informato dipendenti e collaboratori che entro il 17 aprile avrebbero dovuto liberare le stanze e gli appartamenti messi a disposizione dal parco divertimenti. Per i duecento italiani è stato il panico. «Luna e le sue amiche italiane - prosegue la mamma  Ellen Tognon - sarebbero state felici di poter restare a Orlando. Lì si sentivano al sicuro. Tra meno di una settimana invece saranno senza un tetto sulla testa e, se la Farnesina non le aiuterà, si ritroveranno allo sbaraglio in un grande Paese straniero, alle prese con il coronavirus». Le notizie a questo punto si fanno fumose: la diciannovenne ha affermato che la Farnesina è stata contattata. Pare stia organizzando un volo, forse militare, forse tramite Alitalia.  Una odissea in piena regola che nelle ultime ore sembra però, e per fortuna, essere giunta fino ai piani alti del Governo italiano, il quale si starebbe adoperando per far rientrare in sicurezza sia Luna Prevedello che gli altri nostri connazionali. 

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