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Inizio con il botto per la "Fase 2" dei bar: cornetti, caffè e tramezzini vanno a ruba

I trevigiani hanno subito preso d'assalto i bar del centro storico di Treviso: alcuni per una "buona e sostanziosa colazione", altri come scusa per incontrare amici e colleghi

E' iniziata con il botto la cosiddetta "Fase 2" per i bar del centro storico di Treviso. Cornetti, caffè e tramezzini sono stati presi letteralmente d'assalto fin da lunedì all'alba, segno che i cittadini non vedevano l'ora, come da tradizione italiana, di recarsi nel bar sotto casa o vicino al lavoro per cercare un primo appiglio di "normalità" dopo mesi di lockdown. Un momento, sia quello della colazione che quello dell'aperitivo, sfruttato in queste ore da tantissime persone sia per una passeggiata che per incontrare amici, colleghi e parenti che magari non si vedevano da settimane, il tutto a debita distanza (quasi sempre) e con l'uso delle mascherine.

La riapertura è, in ogni caso, da più parti vista come un primo passo che dà speranza, nonostante la capienza dei locali sia stata generalmente ridotta per rispettare le norme di sicurezza sanitaria e di distanziamento. Del resto, si prevedono, di qui a chissà quando, incassi comunque ancora bassi e con la gran parte dei dipendenti che resta in cassa integrazione, tanto che qualcuno ha persino scelto di restare con la saracinesca abbassata, soprattutto coloro che avevano aperto di recente. Se la cavano invece meglio coloro che avevano già da prima una clientela 'affezionata' e 'storica'. Fare un bilancio a poche ore dalla riapertura naturalmente non è possibile, lo si potrà fare solo tra qualche settimana. Intanto ecco quello che ci hanno detto alcuni noti baristi che abbiamo incontrato martedì mattina.

«E' stato davvero piacevole poter tornare, anche se solo idealmente, ad abbracciare i nostri amati clienti - raccontano i titolari del Duomo Young, noto bar a due passi da Calmaggiore - In queste settimane noi abbiamo comunque dato a tutti la possibilità dell'asporto, servizio che ha avuto subito successo e che, proprio per questo, ora stiamo continuando a proporre. Da un lato, infatti, questo è un servizio che molti hanno sperimentato fin da subito e trovato comodo e innovativo, ma è anche vero che in tanti continuano ad avere paura di possibili contagi e preferiscono magari ordinare la colazione e poi allontanarsi per non rimanere nelle vicinanze di altre persone. In ogni caso, ad oggi ancora non abbiamo riaperto l'interno del locale, ci vogliamo prendere ancora qualche giorno per decidere esattamente come adeguarci alle nuove normative sui distanziamenti. All'esterno, però, abbiamo già riproposto le classiche sedute con il servizio al tavolo e fin dall'apertura di lunedì il via vai di clienti è fortunatamente costante. Nonostante ciò, però - continuano dal Duomo Young - il danno economico, dovuto al lockdown di questi due mesi, è ingente. Ci vorrà forse un anno per rientrare di quanto andato perso, ma l'importante in questi momenti è rimanere positivi e propositivi allo stesso tempo, anche se è l'affetto dei nostri amici e clienti che ci da la vera forza e che ci fa andare avanti giorno dopo giorno».

Positiva, poi, anche la riapertura per il Cafè Galleria ai Due Pomi in piazzetta Monte di Pietà: «L'inizio è stato positivo, soprattutto lunedì sera - ci racconta il titolare Paolo Vianello - Non ci aspettavamo così tanti ragazzi in piazza per una serata solitamente trascurata come quella del lunedì, ma evidentemente era diffuso tra tutti il bisogno di ritrovarsi e festeggiare, nei limiti di quanto permesso, la fine del lockdown. Speriamo che questo trend si mantenga in quanto i danni economici che abbiamo subito sono davvero notevoli, anche perché noi abbiamo aperto all'asporto solo negli ultimi giorni. In ogni caso sembra sia ricominciato tutto per il meglio, tanto che l'aver eliminato alcuni tavoli esterni, per via delle linee guida da seguire, per ora non ha avuto conseguenze. Speriamo quindi, vista anche la bella stagione in arrivo, che si possa tornare quanto prima a godersi uno spritz in totale tranquillità».

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