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Giovedì, 25 Aprile 2024
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8 marzo, Zaia: «Dovrebbe essere la festa del grazie alla donna»

Il messaggio del presidente della Regione: «Dal Veneto all'Ucraina le donne sono esempio di strenuo coraggio e successo: la nostra società deve essere grata a tutte loro»

«Oggi è una giornata della donna tutta particolare: vediamo donne coraggiose piangere ma resistere per i loro bambini e le loro famiglie sotto le bombe in Ucraina, o in fuga attraversando una specie di inferno, con le lacrime agli occhi ma con lo sguardo fiero. Torniamo qui da noi e troviamo donne in prima linea nella lotta alla Pandemia, nelle corsie degli ospedali come nei laboratori di ricerca; donne alla guida di grandi Università venete, donne che si fanno largo a colpi di capacità in ogni settore della vita sociale. Sono tutte queste le donne alle quali va dedicato questo 8 marzo. Senza retorica, con rispetto e ammirazione».

Queste le parolde di Luca Zaia in occasione dell’8 marzo, Festa della donna. «Andrebbe chiamata Festa del grazie alla donna, perché la società contemporanea deve essere sempre più grata al genere femminile, per ciò che rappresenta nel mondo, nell’impresa, nelle Istituzioni e per quello che ogni donna, anche la più umile che pensa alla famiglia e al lavoro, getta in campo quotidianamente perché le cose vadano meglio, dalla famiglia, alla politica, alla grande impresa, al mondo della cultura. Oggi come in tutti gli altri giorni dell’anno, peraltro - aggiunge Zaia - non può mancare il dolore e il ricordo per tutte le donne che, ancora nel terzo millennio, sono vittime di violenze inaudite, spesso perpetrate in ambito familiare, e per le molte che hanno perso la vita. Mentre dedichiamo loro una preghiera, dobbiamo impegnarci tutti in una battaglia culturale sempre più incisiva, affiancata a norme severissime per chi si macchia di un reato contro una donna. Se no non avremo diritto di chiamarci società civile».

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