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Il Festival del Viaggiatore di Asolo diventa itinerante e per il 2020 si trasferisce nel Cilento

Da Asolo al Cilento: incontro a Roma del sindaco Migliorini con i referenti della rinomata area territoriale campana dove per la prima volta sarà ospitato il Festival in forma itinerante

Il Festival del Viaggiatore di Asolo diventa itinerante e prepara la valigia per mettersi a viaggiare a partire dall'anno prossimo. Mercoledì 5 febbraio il sindaco Mauro Migliorini, assieme al Direttore Artistico del Festival Emanuela Cananzi e alla Responsabile comunicazione della rassegna Giulia Cananzi, si è recato a Roma per incontrare i referenti del Cilento, la rinomata area territoriale campana in provincia di Salerno.

Lo scopo dell'incontro è stato quello di avviare future collaborazioni e, in particolare, di predisporre l'organizzazione in Cilento della nota manifestazione asolana che per la prima volta uscirà dal borgo sotto la Rocca per proiettarsi dal piano locale a quello nazionale. Della delegazione campana facevano parte Giuseppe Cilento, Sindaco di San Mauro Cilento; Stefano Pisani, Sindaco di Pollica e Presidente Città Slow International e Serena Cilento, dell'Associazione Alberghi del Cilento. Quella di Roma è stata una presa di contatto tra due eccellenze dell'Italia cosiddetta “minore”. Asolo, come noto, ha appena avviato la procedura per la candidatura all'attribuzione di Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO per il Centro Storico. Il Cilento è già stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità: il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, unitamente ai siti archeologici di Paestum e Velia e alla Certosa di Padula, è inserito nella World Heritage List dell'UNESCO dal 1998.

Il Festival del Viaggiatore di Asolo (la cui edizione 2020 è in programma dal 25 al 27 settembre) è un festival diffuso nel borgo che si concentra sulla partecipazione di importanti ospiti - scrittori di fama nazionale ma anche testimonial provenienti dal mondo della comunicazione, dei blog, delle radio, del teatro, della musica - che raccontano il viaggio come esperienza. Gli eventi del Festival si svolgono in alcuni spazi pubblici ma anche in residenze private, facendo in modo che l'intero borgo asolano si apra alla cultura del viaggiare per un intero weekend. Un format che da adesso si rivela esportabile in altre parti d'Italia, affini per caratteristiche alla città in cui la manifestazione è nata. 

“Lo scopo dell'incontro a Roma è stato quello di capire se la “location” del Cilento è adatta a questa tipologia di evento - riferisce il Sindaco Mauro Migliorini - Gli amici campani ci hanno espresso la loro esigenza di far rivivere i loro borghi e centri storici e di far conoscere le loro peculiarità, alcune delle quali sono vicine alle nostre. Il Cilento, come Asolo, è infatti terra dell'olio e terra del vino, anche loro possono vantare una storia millenaria come la nostra e anche il loro territorio è adatto al turismo esperienziale, che vuole assaporare la bellezza dei luoghi. Da qui la richiesta di valutare l'opportunità di replicare nel Cilento il Festival del Viaggiatore. Secondo me, e secondo loro, la cosa si può fare".

“L'obiettivo generale - prosegue il primo cittadino - è quello di promuovere i territori minori ma ricchi di storia, talenti, vocazioni, innovazione, artigianato e prodotti della terra. Intercettare cioè quella parte più vitale dell'Italia, creativa e propositiva, che dà una visione positiva del nostro Paese. Una nuova sinergia che parte dalla città dai cento orizzonti e che attraversa l'Italia. Asolo diventa in questo modo un punto di riferimento per un nuovo modello di promozione dei territori". “I paesi del Cilento sono pieni di antichi frantoi e sono degli ottimi luoghi dove far venire il Festival del Viaggiatore - conclude Migliorini - Questo è stato il primo passo. Agli inizi di maggio io sarò ospite da loro e poi loro, a settembre, in occasione del Festival, saranno nostri ospiti ad Asolo. Dall'anno prossimo Asolo diventerà il punto di partenza e di ritorno di un “Festival del Viaggiatore” che migra. L'idea è quella di estenderlo anche ad altri borghi italiani che hanno manifestato l'interesse ad ospitarlo”.

“Il Festival del Viaggiatore fin dall’inizio ha avuto l’impulso allo spostamento, l’obiettivo e il desiderio di abitare altri luoghi che, pur avendo grande valore non solo storico-artistico ma anche di stile di vita, rimangono spesso fuori dalle rotte turistiche - afferma il Direttore Artistico Emanuela Cananzi - Altro scopo del Festival è di mettere questi territori in relazione tra di loro, per favorire una promozione reciproca e, quando possibile, contatti fruttuosi a livello culturale, turistico, imprenditoriale. Il Cilento per primo ha colto le potenzialità del Festival e ha chiesto di ospitarlo nel suo territorio. Sarà la prima tappa di un grande viaggio”.

“Cambiare la narrazione per cambiare la realtà: è questo il concetto alla base della comunicazione integrata adottata dal Festival del Viaggiatore - rimarca il Direttore della comunicazione Giulia Cananzi - Da troppo tempo l’Italia è rappresentata come fanalino di coda dell’Europa, iniziamo a raccontarla diversamente, evidenziando gli aspetti positivi: è un modo per restituire a tutti una parte importante della realtà e per incoraggiare nei giovani il desiderio di investire in Italia i propri talenti".

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