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A Follina l'assemblea dei Borghi più belli d'Italia

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è intervenuto alla kermesse dei piccoli borghi che vede presente, fra gli altri, Arquà Petrarca, Asolo, Borghetto, Cison di Valmarino, Mel, Montagnana, Portobuffolè, San Giorgio, Sottoguda e, appunto, Follina

«Ho partecipato questa mattina a Follina, nel trevigiano, alla 22esima assemblea dell’associazione “I Borghi Più Belli d’Italia”, che raggruppa oltre 300 Comuni italiani. Un’associazione nata su iniziativa di Anci dall’esigenza di recuperare, valorizzare e mantenere il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presenti nei piccoli centri, talvolta fuori dai flussi dei visitatori e dei turisti, in modo da trasformare la ‘tipicità’ in un modello di vita che vale la pena di ‘gustare’ in tutti i sensi. Ringrazio l’associazione di aver scelto Follina per l’assemblea di quest’anno, un borgo che si trova nella ‘core zone’ del patrimonio dell’umanità, ovvero le colline di Conegliano e Valdobbiadene. Le proiezioni ci dicono che nei prossimi dieci anni, in questa zona, arriveranno quasi 1,5 milioni di visitatori alla ricerca di un turismo esperienziale. Da prima Regione turistica d’Italia siamo pronti a essere ancora più attrattivi». Così il presidente della Regione Veneto è intervenuto alla kermesse dei piccoli borghi che vede presente, fra gli altri, Arquà Petrarca, Asolo, Borghetto, Cison di Valmarino, Mel, Montagnana, Portobuffolè, San Giorgio, Sottoguda e, appunto, Follina.

L’associazione ha la disponibilità esclusiva del marchio "I Borghi Più Belli d’Italia", depositato secondo le disposizioni di legge e registrato. Per essere ammesso all’associazione e utilizzarne il marchio di cui questo è proprietario, ogni Comune deve soddisfare i seguenti criteri:

        ⁃       avere una popolazione che nel Borgo antico o Centro Storico del Comune o nella Frazione indicata non superi i duemila abitanti (questo criterio è eliminatorio). Nel Comune non si possono superare i 15.000 abitanti;

        ⁃       avere una presenza di almeno il 70% di edifici storici anteriore al 1939;

        ⁃       offrire un patrimonio di qualità che si faccia apprezzare per la qualità urbanistica e architettonica;

        ⁃       manifestare, attraverso fatti concreti, la politica di valorizzazione, sviluppo, promozione e animazione del proprio patrimonio misurabili secondo criteri di sviluppo, promozione e animazione.

«La sfida di Follina e degli altri piccoli borghi è importate, ma sono convinto - conclude il Governatore del Veneto - che sarà vinta grazie al grande lavoro di amministratori determinati e al dinamismo del territorio. La tecnologia, ovvero la possibilità di visitare su Internet e prenotare in tempo reale una vacanza, ci darà sicuramente una mano».

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