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Aria irrespirabile: il caso della Fonderia di Guarda finisce in Provincia

Importante vertice nei giorni scorsi per il futuro della Fonderia trevigiana. Ascoltando le lamentele dei residenti, Provincia e Comune hanno preso importanti provvedimenti

MONTEBELLUNA Lunedì 4 giugno si è tenuto in Provincia a Treviso l’incontro fra il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, accompagnato dal dirigente del settore gestione del territorio del comune e dal comandante della polizia locale, il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, il dirigente del settore ambiente della Provincia, il direttore del Dipartimento provinciale Arpav Treviso, il dottor Corrà, titolare della Fonderia di Guarda, un rappresentante di Unindustria ed un rappresentante dell’Uss.

L’incontro, sollecitato dal sindaco Favero, è stato convocato dal Presidente della Provincia. Sul tavolo gli annosi problemi connessi alla convivenza da un lato dell’attività produttiva e dall’altro delle aree residenziali. Il sindaco Marzio Favero ha spiegato come i problemi si siano aggravati negli ultimi mesi con la segnalazione di ripetuti fenomeni di disturbo arrecati ai residenti dalla fonderia di Guarda; in particolare si sono moltiplicate le segnalazioni di odori acri nell'aria. Un disagio che ha portato i residenti a una raccolta firme sostenuta dal Comitato civico di Guarda con oltre 400 sottoscrizioni. I vigili, interessati dal sindaco ad intervenire, hanno rilevato una serie di contravvenzioni. L’Arpav ha effettuato più controlli su segnalazione della stessa Polizia locale. Il sindaco ha concluso spiegando che nei suoi sette anni di percorso a Montebelluna mai gli era successo di sentire gli odori persino in centro città e che quindi è necessario intervenire sulle cause di un fenomeno così grave. Spiega il presidente della Provincia, Stefano Marcon: “Se da un lato è giusto e doveroso tutelare le attività produttive, dall’altro queste devono essere svolte in modo compatibile con il contesto in cui si inseriscono. Ricordo che c’è un Piano di prescrizioni che la Provincia ha già imposto all’azienda per migliorare la sua situazione in ordine soprattutto al tema dei fumi diffusi e dell’insonorizzazione dell’impianto”. Un Piano che dopo l’incontro ha avuto un’accelerazione. Il dottor Tomiato ha infatti ricordato i parametri che rendono compatibile un’attività produttiva con un’area che comunque presenta zone residenziali. Il Comandante Milani ha posto il problema operativo di avere attenzione nei modi e nei tempi di apertura e chiusura dei portali di accesso all’impianto. Il signor Corrà ha sottolineato come al momento dell’acquisto non vi fossero quegli aspiratori che oggi sono richiesti dalla normativa e prescritti dalla Provincia per i fumi diffusi. Alla conclusione dell’accordo queste sono le azioni che sono state concordate per ridurre ed eliminare i numerosi disagi causati dall’attività di fonderia. In prims l’azienda Corrà si è impegnata: ad ottenere al più presto, entro il mese di giugno, il già commissionato studio sulle cause degli odori che arrecano disagio alla cittadinanza in modo da poter fare un primo intervento tempestivo; ad individuare un responsabile del servizio di prevenzione e protezione, dedicato al solo impianto produttivo di Montebelluna, affinché possa in modo continuativo monitorare i processi produttivi dell'impianto, le modalità operative delle lavorazioni, ed intervenire tempestivamente laddove vi siano imprevisti o malfunzionamenti e a realizzare l'intervento prescritto dalla Provincia per l’aspirazione dei fumi diffusi e l’insonorizzazione, anticipando il primo stralcio entro il 31 agosto; tale intervento riguarderà l’impianto di staffatura, cioè di colata. Il secondo intervento di aspirazione verrà realizzato entro il 31 dicembre ed interesserà l’intera catena produttiva. Si prevede anche un intervento sui camini introducendo nuovi filtri. Infine la polizia locale e l’Arpav, ripetutamente intervenute negli scorsi mesi, continueranno a presiedere la situazione e a effettuare i controlli nella zona della Fonderia.

Il sindaco Marzio Favero ha commentato l'incontro con queste parole: “Ringrazio il presidente della Provincia, Stefano Marcon, per la prontezza con cui ha dato seguito alle richieste del Comune di avere un tavolo di confronto tra le varie parti. Dall’incontro sono usciti impegni precisi ed un cronoprogramma certo e ridotto rispetto a quanto in origine prospettato, per la loro realizzazione che è rigoroso e pubblico. Il signor Corrà ha dato la sua disponibilità ad una leale collaborazione, ed è corretto che così sia poiché oggi le attività produttive devono conciliarsi con il rispetto della salute e non solo, anche quello della qualità della vita. Non conosco il nuovo Comitato che si è costituito sul tema. Faccio presente che noi siamo sul pezzo da mesi e piuttosto ringrazio il presidente Garofalo e il direttivo del Comitato civico di Guarda che ci è stato vicino in questo tempo e ci ha dato una mano a raccogliere le firme che testimoniano della realtà del disagio avvertito dalla popolazione locale. Confido che gli impegni assunti vengano mantenuti rispettando la tempistica”.

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