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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fondo di solidarietà: Asolo aspetta ancora un milione e mezzo di euro dallo Stato

A seguito della scorretta ripartizione del Fondo di solidarietà 2015, lo Stato è stato condannato a risarcire il Comune trevigiano ma quei soldi ad oggi non sono ancora arrivati

Non è ancora stato bonificato il milione e 500 mila euro che l'amministrazione comunale di Asolo attende dallo Stato, a seguito di una scorretta ripartizione del Fondo di Solidarietà nel 2015.

Il fondo di solidarietà serve a bilanciare le risorse tra i Comuni più ricchi e quelli più poveri e ben 44 amministrazioni trevigiane, coordinate dall'associazione Comuni Marca Trevigiana e difese dall'avvocato Luca Antonini (oggi giudice della Corte Costituzionale) avevano fatto ricorso contro lo Stato, colpevole di una cattiva redistribuzione delle risorse versate. Nel 2016 il Tar del Lazio ha dato ragione alle amministrazioni comunali, giudicando illegittimi i criteri di ripartizione delle risorse stesse, situazione che aveva così, secondo il giudice, leso l'autonomia finanziaria dei Comuni sancita dall'articolo 119 della Costituzione, articolo che prevede il principio di certezza delle risorse disponibili. Sentenza confermata, nella primavera del 2018, dal Consiglio di Stato.

«Siamo ancora in attesa di quel  milione e 500 mila euro - ha dichiarato il sindaco di Asolo Mauro Migliorini - che ad oggi non sono stati ancora bonificati. Stiamo pensando, in accordo con gli altri Comuni, di fare un'ingiunzione di pagamento allo Stato». E nel frattempo è stato presentato un nuovo ricorso al Tar del Lazio per il fondo di solidarietà 2018, sempre con l'Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana. Anche quest'anno c'è stata una scorretta riparazione, che per Asolo equivale ad una indebita sottrazione di 1 milione e 300 mila euro.

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