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Frana di via Groppa: l’analisi geologica conferma la necessità di interventi

A causa dei danni provocati dallo smottamento dello scorso giugno il costo totale ora stimato, per la manutenzione straordinaria, è sull’ordine dei 450mila euro

Venerdì mattina, in videoconferenza, il geologo incaricato di effettuare lo studio sulla situazione di via Groppa a Montebelluna, dopo lo smottamento importante e preoccupante avvenuto a giugno, ha spiegato al sindaco di Montebelluna Marzio Favero, al vicesindaco Elzo Severin e al dirigente Pierantonio De Rovere l’esito delle indagini.

Purtroppo, trovano conferma i timori dell’Amministrazione: la parte più a nord di via Groppa presenta problemi seri che richiedono un intervento di manutenzione straordinaria. Ma anche la parte centrale e quella più a sud della strada in pendio manifestano segni di cedimento tali da richiedere interventi manutentitivi straordinari, ancorché non urgenti come il primo tratto. Il costo totale stimato è sull’ordine dei 450mila euro, più eventuali oneri connessi all’introduzione di servitù di passaggio per intubazioni di defluvio dell’acqua lungo il pendio. Infatti, il Comune è proprietario solo del sedime stradale e non della scarpata.

Per entrare più in dettaglio, il primo tratto in discesa presenta evidenti cedimenti del muro a secco di sostegno: la roccia solida si trova a 2 metri circa sotto la superficie stradale. A compromettere la situazione dal punto di vista statico, ha contribuito uno scarico delle acque che sbocca in modo infelice sulla scarpata, contribuendone all’erosione. Il primo stralcio di intervento – quello più urgente – richiederà una spesa intorno ai 250mila euro per realizzare un nuovo muro di contenimento con ancoraggi in profondità e tiranti che lo aggancino alla parete rocciosa a ovest, nonché una diversa regimazione delle acque meteoriche. Per questo, vi saranno da aggiungere i costi per le tubazioni che dovranno essere realizzate sulle scarpate per scaricare le acque a valle nel primo fossato utile. Gli altri due interventi, rispettivamente da 90mila euro e 50mila euro, richiederanno la realizzazione di terre armate.

Commenta il sindaco Marzio Favero: «Si è rivelata saggia la scelta, pur contestata da qualcuno, di tenere chiusa via Groppa. L’analisi geologica condotta dimostra che non vi sono le condizioni per una sua riapertura immediata e, al netto dei brontolii, sottolineo che la sicurezza dei cittadini deve essere messa al primo posto. Del tema abbiamo già parlato in maggioranza e nel prossimo bilancio di previsione 2021 sarà introdotto come intervento a carattere di urgenza il primo stralcio di sistemazione di via Groppa, utile per arrivare alla riapertura entro la fine della primavera. Ricordo che servirà una prima fase di progettazione, poi la gara e l’esecuzione dei lavori».

«Gli altri due interventi sono meno urgenti però è bene siano inseriti nel triennale perché via Groppa, come è noto, è un utile bypass per collegare Mercato Vecchio a Biadene. Nel frattempo, confidiamo possa arrivare un contributo dalla Regione per realizzare una rotatoria all’intersezione tra via Groppa, la Feltrina nuova e la Feltrina Vecchia. Ai cittadini di Mercato Vecchio mi permetto di chiedere di avere pazienza perché la riapertura di via Groppa deve avvenire in condizioni di sicurezza accertata: l’incolumità delle persone precede la comodità di avere una scorciatoia» conclude Favero.

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