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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Investita mentre si allena per il triathlon, il guidatore era ubriaco

Le indagini sulla tragica morte di Francesca Manfè hanno portato al fermo del 78enne di Pasiano alla guida dell'auto pirata. L'anziano è risultato positivo all'alcoltest con un tasso di 0,94. Veicolo sotto sequestro

Ci sono nuovi e importanti sviluppi nel caso della tragica morte di Francesca Manfè, triatleta investita e uccisa da un'auto nel pomeriggio di giovedì 3 marzo nei pressi del cimitero di Tamai, in provincia di Pordenone. Aveva solo 44 anni.

Come riportato da "La Tribuna di Treviso", l'uomo alla guida dell'auto pirata è risultato positivo all'alcoltest. Si tratta di un 78enne residente a Pasiano di Pordenone. Fermato dai carabinieri, nel sangue aveva un tasso alcomelico di 0,94 quasi due volte oltre il limite consentito. Il veicolo è stato sequestrato dai militari dell'Arma. Nelle prossime ore la Procura di Pordenone potrebbe aprire un fascicolo per omicidio stradale contro il 78enne alla guida. Al momento dell'impatto Francesca non aveva con sé nessun documento. L'auto che l'ha investita l'ha fatta finire nel fossato a lato della strada. Inutile la corsa disperata in ospedale dove il marito si è presentato per il riconoscimento della salma. 

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Sotto choc la società A3 Fotomeccanica Triathlon con cui Francesca gareggiava: «La nostra estesa famiglia piange la recente amica e compagna di avventure sportive Francesca Un abbraccio a tutta la famiglia» le parole scritte in un post da Fabio Flora e Claudio Bolletta che hanno condiviso su Facebook le immagini delle maglie con cui Francesca gareggiava. L'ultimo saluto alla 44enne sarà celebrato nel Duomo di Sacile: domenica 6 marzo alle 19.30 il rosario. Lunedì 7 marzo, alle ore 15, il funerale.

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