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L'artista Freak of Nature "censisce" nella notte i negozi sfitti di Treviso

Dopo Vicenza, Bassano, Belluno, Venezia, Padova e Rovigo ecco anche nella Marca il blitz che ha portato sulle vetrine gli ormai iconici segni verdi del bambù accompagnati dalle scritte "sfitto" con il numero di riferimento

Negozi contati e "spuntati" con dei segni verdi accompagnati dalla scritta "sfitto". Anche a Treviso, lungo il Calmaggiore, è arrivato il blitz dell'artista "Freak of Nature" che ha censito i negozi vuoti e abbandonati della città (almeno una decina) disegnando sulle vetrine forme di bambù stilizzato con annesso numero di riconoscimento. La performance identica a quelle organizzate nei mesi scorsi a Vicenza, Bassano, Belluno, Padova e Rovigo, ha raggiunto anche il trevigiano dove l'artista 40enne, nota come "Freak of Nature" (Scherzo della natura) ha segnato una dopo l'altra le attività ferme per un'iniziativa che serve a sensibilizzare chi vive la città visto che spesso non si accorge di quello che gli sta accadendo attorno.

Una ricerca sui social permette di risalire ai profili dell'artista. «La scrittura libera dai toni verde brillante inserisce la natura nello spazio abitato, costruito o abbandonato», si legge su Instagram. «Ci piacerebbe - spiega l'artista - stimolare un dibattito, vorremmo si aprisse un dialogo anche con l'amministrazione». Questa street art, che fa capo a una sola persona, coinvolge vari cittadini che danno una mano liberamente. «Non ci sono collegamenti con movimenti o gruppi politici - spiega l'artista - Girare la città e osservarla fa capire quanto sia vuota: si vede che che stiamo attraversando un momento di forte difficoltà. L'idea è quella di riprendere la vita notturna e riappropriarci degli spazi. Il bambù è simbolo di vita ed è una pianta altamente infestante. Usare la numerazione progressiva traccia un percorso nuovo per chi lo segue, dando vita a un itinerario alternativo».

Come Freak of Nature precisa, «il colore non è "imbrattamento" e non si tratta di vernice, viene via con acqua. Ma poi, perché deve essere rimosso? L'idea è che rimanga fino a che l'attività non riprenderà vita. Sono 15 anni che mi occupo di abbandoni - conclude - Ho cominciato segnalando ecomostri, e ho steso un tappeto sul ponte di Bassano quando era abbandonato».

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