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Funghi, stagione al via: controlli gratuiti nei tre distretti dell'Ulss 2

Per tutto l'autunno il Servizio igiene alimenti e nutrizione analizzerà i funghi raccolti dai trevigiani in un'importante campagna di prevenzione. Le analisi nelle sedi di: Treviso, Conegliano e Montebelluna

La stagione dei funghi è ufficialmente iniziata e, come ogni anno, l’Ulss 2 si è messa a disposizione dei cittadini per assicurare il controllo della commestibilità dei funghi freschi raccolti nella Marca. I controlli gratuiti andranno avanti fino al termine della stagione di raccolta. Gli interessati possono accedere ai tre distretti per far controllare i funghi raccolti, nei seguenti orari:

Treviso: Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, sede La Madonnina in via Castellana 2, ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 13. È comunque possibile richiedere telefonicamente, al numero 0422 323758, un appuntamento.
Conegliano: Ufficio Tecnici della Prevenzione, via Manin, 110 (c/o Osp. De Gironcoli 3°piano) il lunedì e il venerdì dalle 8.00 alle ore 8.30. È comunque possibile richiedere telefonicamente, al numero 0438 664431, un appuntamento
Montebelluna: Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, in via Alighieri n. 12 il lunedì e il mercoledì dalle ore 8.00 alle ore 8.30. È comunque possibile richiedere telefonicamente, al numero 0423295514, un appuntamento.

I funghi da sottoporre a controllo micologico devono essere:

  • freschi, sani ed in buono stato di conservazione (non tarlati, ammuffiti, fermentati, fradici, eccessivamente maturi);
  • interi (non recisi o tagliati, spezzettati, lavati, raschiati o comunque privi di parti essenziali per il riconoscimento);
  • puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei.

Chi intende raccogliere funghi deve munirsi di titolo per la raccolta rilasciato dagli enti preposti (es. Comunità Montane, Comuni, ecc.). Fondamentale non fidarsi delle credenze popolari o di metodi empirici per valutare la tossicità dei funghi raccolti.  L’unico metodo sicuro per l’identificazione delle specie commestibili è la classificazione sulla base delle loro caratteristiche, eseguita da personale appositamente formato. La maggior parte delle intossicazioni è determinata da funghi velenosi raccolti da persone inesperte ma, anche, da funghi generalmente commestibili, raccolti in luoghi inidonei o cucinati in modo non appropriato. È dunque opportuno sottoporre a controllo micologico tutti i funghi freschi raccolti, prima di consumarli, in modo da avere la certezza che si tratti di specie commestibili. Si ricorda inoltre che tutti i funghi vanno consumati ben cotti, poiché crudi sono scarsamente digeribili, se non addirittura tossici. Il comune “chiodino” (Armillaria mellea), il fungo più raccolto nella zona pedemontana, è notoriamente tossico da crudo e diventa commestibile da cotto: richiede pertanto una prebollitura di almeno 15-20 minuti, l’eliminazione dell’acqua, e la successiva cottura definitiva. In caso di comparsa di sintomi associabili al consumo da funghi, anche se mangiati giorni prima, ci si deve recare, al più presto, al pronto soccorso.

Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, ha realizzato un opuscolo dal titolo: "I funghi: guida alla prevenzione delle intossicazioni", consultabile al seguente link con utili informazioni per la raccolta, la conservazione, il consumo e l’acquisto dei funghi.

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