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Morto Gino Strada, il cordoglio di Zaia: «Lascia un segno nella storia»

Venerdì 13 agosto la scomparsa improvvisa a 73 anni: "Nessuno se l'aspettava", la figlia Cecilia ha appreso la notizia salvando vite nel Mediterraneo. Era cittadino onorario di Montebelluna

È morto Gino Strada, fondatore di Emergency. Aveva 73 anni. All'anagrafe Luigi, era nato a Sesto San Giovanni il 21 aprile 1948: è stato un medico, attivista e filantropo italiano, fondatore, assieme alla moglie Teresa Sarti, scomparsa nel 2009, e ad altri colleghi, dell'Ong italiana Emergency. Laureato in medicina e chirurgia nel 1978, e specializzato successivamente in chirurgia d’urgenza, Strada ha collaborato con il Comitato internazionale della Croce Rossa e con diverse realtà sanitarie nel mondo. Il decesso sarebbe avvenuto in Normandia. «La notizia purtroppo è vera - conferma su Facebook la sezione trevigiana di Emergency - Ciao Gino e grazie per tutto quello che hai fatto. Resterai per sempre nelle nostre battaglie per il diritto alle cure mediche e nel nostro impegno per diffondere una cultura di pace e tolleranza». Gino Strada era cittadino onorario di Montebelluna dal 2003. Il vicesindaco reggente, Elzo Severin, oggi ha voluto ricordarlo con queste parole: «Ho appreso con grande rammarico la notizia della morte di Gino Strada, medico ed espressione del volontariato, dell’attivismo sociale, nonché fondatore di Emergency. Una grande perdita, difficile da colmare, per il suo esempio di dedizione, di rara umanità e di vicinanza agli ultimi. Le più sentite condoglianze ai familiari da parte di tutta l'amministrazione di Montebelluna». L'ex sindaco Laura Puppato conclude: «Diciotto anni fa, nel 2003 la mia amministrazione ha dato la cittadinanza onoraria a Gino Strada non senza polemiche. Una Montebelluna quella di allora, che stava offrendo la sua amicizia in onore a persone come Gino Strada e Mario Rigoni Stern, cittadino onorario poco dopo Strada, per far vivere le loro esperienze di persone ricche di un pensiero complesso, di una fortissima empatia verso gli abitanti di tutto il pianeta Terra, nel rispetto dei diritti e dell'ambiente. Avendolo conosciuto, seppur per poco tempo, credo di poter dire che quella realtà straordinaria chiamata Emergency continuerà a vivere nel suo esempio».

Le parole del presidente Zaia

«Oggi abbiamo perso una persona assolutamente motivata nel fare della sua vita una vera missione nella cura dei più deboli e nel contrasto alle fragilità sociali. Lo spessore del suo impegno umanitario ne ha fatto un personaggio del mondo intero, ma ci piace ricordarlo anche come parte della nostra comunità veneta, colui che ha scelto Venezia come residenza e come sede di alcune importanti attività della sua organizzazione». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha voluto ricordare Gino Strada, il medico fondatore e anima di Emergency, alla notizia della morte avvenuta venerdì 13 agosto.

«Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo e incontrarlo più volte - aggiunge Zaia - L’ultima volta eravamo già in piena pandemia, non posso dimenticare come lo ho trovato provato e coinvolto emotivamente per quanto il contagio stava producendo sui più deboli e sulle categorie più fragili. Con lui, la cui organizzazione ha ambulatori medici a Marghera, abbiamo anche avuto modo di mettere in campo alcune iniziative per assicurare corrette possibilità di cura anche agli emarginati. Gino strada lascia un segno nella storia - conclude il Governatore - come medico e come modello dell’uomo pronto ad impegnarsi e non risparmiarsi in prima persona per quello in cui crede. Ricorderemo sempre il lavoro che ha svolto e che proseguirà nell’opera dei tanti professionisti che lo hanno affiancato in questi anni condividendone la missione. Invio a sua figlia e a tutti i familiari la mia vicinanza e a lui un affettuoso pensiero».

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