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Mogliano aderisce alla Giornata europea contro le tratte di migranti

Proiezione del film di Ken Loach “In questo mondo libero”, mercoledì 17 ottobre alle 21.00 al Cinema collegio Astori, ingresso libero. Un evento di grande valore sociale

Mogliano Veneto ha deciso di aderire alla dodicesima “Giornata europea contro la tratta degli esseri umani”. Nell'ambito del progetto Network antitratta Veneto, cui il Comune aderisce, sarà proiettato il film “In questo mondo libero”, realizzato nel 2007 dal regista britannico Ken Loach, che lo presentò in concorso alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ottenendo l'Osella d'oro per la migliore sceneggiatura.

La proiezione, con ingresso gratuito, si svolgerà mercoledì 17 ottobre alle 21 presso il cinema del Collegio Salesiano "Astori". Il film racconta la storia di Angie, una giovane donna che, licenziata in tronco da un'agenzia per cui procurava manodopera proveniente dai paesi dell'Est, decide di mettersi in proprio e crea un'agenzia di reclutamento. Il confronto con la realtà dell'immigrazione, clandestina e non, le imporrà delle scelte che non andranno tutte nella stessa direzione. Ken Loach, regista che si potrebbe definire 'necessario',  ricorda anche in questa pellicola, che questo mondo occidentale non è il paradiso e che qualcosa si può e si deve fare per migliorarlo. Il Comune di Mogliano ha aderito al progetto Nave, Network Antitratta per il Veneto, di cui condivide gli obiettivi di combattere lo sfruttamento e avviare l’inclusione sociale di persone vittime di tratta.

«Non vogliamo stare a guardare, né girarci dall’altra parte, ma essere attori della lotta allo sfruttamento e alla tratta, e nel contrasto alla prostituzione, anche con questo progetto, perché riteniamo che la tutela della dignità umana sia un obiettivo primario di una comunità civica e solidale», commentano il sindaco Carola Arena e l’assessore alle politiche sociali, Tiziana Baù. Il progetto, avviato dalla Regione Veneto, in continuità con uno analogo durato quindici mesi fino al novembre 2017, è uno dei 21 progetti italiani finanziato dal dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri. Capofila è il Comune di Venezia e in Veneto ci sono 28 partner. Il primo progetto Nave ha contattato 2500 persone tra le persone considerate a rischio, con oltre 500 valutazioni puntuali e l’avvio di 120 programmi di assistenza e integrazione. A seguito di questa attività, numerose sono state le denunce effettuate dalle vittime, con conseguente azione giudiziaria e penale. Il progetto intende implementare il consolidamento di un sistema unico e integrato di emersione e assistenza di vittime di tratta e grave sfruttamento, che sia attivo 24 ore e 365 giorni l’anno. Le persone a rischio tratta sono contattate e prese in carico a prescindere dal loro status giuridico, dall’età, nazionalità, genere e tipo di sfruttamento. Oltre allo sfruttamento sessuale, il fenomeno riguarda anche l’ambito lavorativo, l’accattonaggio, le economie illegali forzate, i matrimoni combinati, dietro ai quali c’è sempre un’organizzazione criminale che il progetto tende a colpire e possibilmente neutralizzare.

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