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Attualità

Giornata della memoria: le iniziative a Treviso e provincia

Celebrazioni in forma ridotta o video a causa del Covid per molti Comuni della Marca che ricorderanno l'Olocausto e tutte le vittime dei campi di concentramento

Treviso

Mercoledì 27 gennaio la commemorazione internazionale delle vittime dell'Olocausto si terrà a Treviso nel rispetto delle misure anti Covid. Dalle ore 11 si terrà una cerimonia in forma ridotta alla lapide della caserma Cadorin che durante la Seconda Guerra Mondiale era stata adibita a campo di concentramento. Il sindaco depositerà una corona di alloro che verrà benedetta dal parroco di Monigo alla presenza del Prefetto di Treviso, del Consiglio comunale, del Comandante del 33° Regimento Ew e del presidente dell'associazione Istresco, in qualità di promotore dell’iniziativa di inaugurazione delle targhe commemorative.

Conegliano

Per tenere vivo il ricordo perché la memoria non si può e non si deve fermare, mai, l'amministrazione comunale con il commissario straordinario Antonello Roccoberton ho organizzato due brevi momenti, nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. Mercoledì 27 gennaio alle ore 10.30 la deposizione di una corona presso la lapide che ricorda la presenza della comunità ebraica a Conegliano in Via Caroselli. Alle 10.45 la deposizione di una corona e onore ai Caduti presso il Monumento alla Resistenza dove è conservata la terra che alcuni studenti ha portato a Conegliano dopo il pellegrinaggio al Campo di concentramento di Auschwitz.

Non potendo organizzare il consueto spettacolo/concerto, l'associazione nazionale partigiani d’Italia, sezione di Conegliano in collaborazione con l'amministrazione comunale ha voluto comunque realizzare due video. Il primo è “L'Albero di Anne”, in collaborazione con le compagnie teatrali: Colonna Infame e Castello Errante, breve ma significativo, con una grafica potente ma allo stesso tempo elegante a tratti persino “soave”, tanto che riesce a far risaltare (se ce ne fosse bisogno) ancor più orribile la persecuzione razziale e lo sterminio degli ebrei. Il testo è preso dal libro di Irene Cohen-Janca, “L’albero di Anne”, riferito ad Anna Frank, le illustrazioni sono di Maurizio A.C. Querello. La voce narrante è di Marina De Carli, attrice nota e persona sensibile a tali tematiche, già presente nei passati eventi promossi da Anpi Conegliano. La musica è di Franco Gianpietro che lo vede sia come compositore delle musiche originali, sia come esecutore. Il secondo video “Testimonianza di Alice”, riporta la testimonianza di una signora ebrea, Alice Geller che racconta le atrocità del Nazismo attraverso gli avvenimenti susseguiti nella storia della sua famiglia. I nonni, la madre e i suoi fratelli, il padre furono tutti deportati al campo di concentramento di Mogilev in Bielorussia, furono salvati dalla Armata Russa proveniente da est, tranne il nonno poiché durante la prigionia fu fucilato e la consorte lasciata morire privandola di cure. La Shoah non solo ha recato profondo dolore e morte a questa famiglia ha inoltre inferto la diaspora a tutti i suoi membri. Finita la guerra grazie alla Croce rossa si sono potuti rincontrare. Molto interessante il messaggio finale di Alice, prende toni di grande levatura morale e di speranza, ed è una dimostrazione di infinita umanità, soprattutto perché a pronunciarlo è chi è stato così profondamente colpito. I due video saranno inoltrati a tutti i soci Anpi e ai simpatizzanti, alle biblioteche e alle scuole, alle associazioni ed enti del territorio oltre che condiviso nel sito del Comune di Conegliano e nelle pagine social. Inoltre verrà inserito per il giorno della Memoria nella programmazione dell’Unione Italiana libero Teatro, il Teatro della Passione, nella programmazione Progetto tutto al femminile dell’Uilt, che prevede alla fine un intervento di Liliana Segre. Il montaggio di entrambi i video è a cura di Paola Pizzolon.

Mogliano Veneto

Tre giorni di celebrazioni organizzate dall'Anpi di Mogliano Veneto. Si comincia martedì 26 gennaio con la conferenza online a cura di Emanuela Niero per le classi seconde del liceo statale Berto dal titolo: "La vita delle donne nei lager con un ricordo di Cerere Bagnolati partigiana deportata a Ravensbrück e vissuta molti anni a Mogliano Veneto". Si proseguirà poi mercoledì 27 gennaio con letture ed esposizione in piazza di 13 totem su: leggi razziali, bambini italiani morti nei lager, le donne internate a Ravensbrück, Cerere Bagnolati, partigiana, internata a Ravensbrück, in cui è riuscita a sopravvivere. Charlotte Salomon, artista ebrea berlinese, internata e morta ad Auschwitz. In piazza saranno esposti davanti al municipio due banner con riprodotte due opere dell’artista. Alle ore 18 si terrà invece la conferenza a cura di Franca Caltarossa (ricercatrice e studiosa dell'arte al femminile) dal titolo: "Charlotte Salomon, Vita e colore". Giovedì 28 gennaio, infine, il programma di iniziative si chiuderà con la conferenza online a cura di Franca Caltarossa per le classi quinte del liceo statale Berto, dal titolo: "Charlotte Salomon, l'artista ebrea vittima dell’Olocausto".

Montebelluna

L'amministrazione comunale propone lo spettacolo "9841/Rukeli" dedicato alla storia del pugile tedesco di origine sinti Johann Trollmann detto Rukeli. Lo spettacolo di e con Gianmarco Busetto, è a cura dell'associazione culturale Farmacia Zoo e sarà visibile online sul canale Vimeo del Comune di Montebelluna mercoledì 27 gennaio alle ore 21. Lo spettacolo racconta la vicenda sportiva di Rukeli, considerato dagli esperti uno dei più grandi boxer di tutti i tempi, precursore del moderno modo di fare boxe, non può prescindere da quella umana. La sua storia, pur con tutto il carico di dolore, di discriminazione e d'ingiustizia, resta una delle più affascinanti (e delle meno raccontate) del periodo storico che vide imperversare, in tutta Europa, la piaga del Nazismo. Un monologo, non solo per raccontare l'emblematico vissuto di Rukeli, non solo per tracciare il profilo di una delle più grandi ferite inferte dall'umanità a se stessa; un monologo che, attraverso il racconto di una vita, al contempo drammatica e straordinaria, invita a un'attenta riflessione sul rapporto che lega, oggi, l'essere umano ai concetti di dignità e diversità.

L'assessore alla Cultura, Debora Varaschin, conclude: «La memoria è qualche cosa che può svanire se non si coltiva costantemente, soprattutto quando sono episodi tragici quelli che caratterizzano la storia di uno straordinario personaggio come Rukeli. Storia fatti, persone e luoghi hanno fatto del periodo nazista un momento tragico che mai deve essere dimenticato, ma al contrario deve essere costantemente riportato alla memoria per far in modo che fatti come quelli accaduti non possano ripetersi. Purtroppo, sempre più spesso veniamo a conoscenza di fatti di recrudescenza verso non solo il popolo ebraico, ma verso minoranze etniche e religiose in una escalation di atti brutali e spesso vigliacchi che fanno capire come l’essere umano non abbia imparato nulla, o poco, dal proprio passato. La storia di questo pugile ha la forza e la capacità di coinvolgere lo spettatore e soprattutto di far capire come l’essere umano possa essere in grado di compiere atti che poco hanno a che fare con civiltà, intelligenza e cultura di cui spesso gli stessi aguzzini si forgiano».

Oderzo

A settantasei anni dalla Liberazione di Auschwitz, per non dimenticare e attraverso la memoria per costruire insieme un presente e un futuro di pace e rispetto. In occasione del Giorno della Memoria, il sindacato dei pensionati Spi, insieme alla Cgil di Treviso, visto le restrizioni dovute dalla gestione dell’emergenza sanitaria, hanno organizzato mercoledì 27 gennaio un evento online, in collaborazione con Istresco, Isis Obici e Circolo Cinematografico Enrico Pizzuti, alle ore 11 sui canali social. L’evento online si svilupperà nella proiezione di un video che raccoglie la testimonianza su Clelia Caliguri, prima donna insignita da Israele del titolo di “Giusto per le Nazioni”, i contributi e le letture degli studenti dell’Obici, un cortometraggio sulla shoah curato da ISTRESCO, oltre al saluto di Maria Scardellato, sindaco di Oderzo, e gli interventi di Spi e Cgil. Per collegarsi alla pagina Facebook @CgilTreviso o al canale YouTube.

Ponte di Piave

Torna anche quest’anno a Ponte di Piave la ricorrenza della Giornata della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto. Il Comune ha chiesto ai cittadini con parenti o conoscenti sopravvissuti all'Olocausto di raccontare la loro storia per i posteri. «Il Covid - dichiara il sindaco Paola Roma - non ci permette quest’anno di ritrovarci insieme ai ragazzi dell'istituto comprensivo e alle associazioni locali per celebrare tale ricorrenza. All’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz c’è una scritta: “Chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo”. Ed è per questo, proprio per non dimenticare, che  l'amministrazione comunale ha promosso una campagna di raccolta di documenti, racconti, fotografie di familiari dei cittadini di Ponte di Piave che hanno vissuto in prima persona questa tragica pagina della storia dell’umanità e che verranno pubblicati sul sito istituzionale del Comune». «Vogliamo con questa iniziativa - prosegue il vicesindaco, Stefano Picco - arricchire la nostra storia, per dar voce agli ultimi testimoni dell’orrore della Shoah. E’ fondamentale tramandare un messaggio forte alle future generazioni affinché ricordino perchè tutto ciò non accada mai più. Questo il senso della Giornata della Memoria ed il ricordo è un gesto doveroso perché noi non intendiamo dimenticare». Le foto, le  lettere, i diari ed i racconti vanno inviati all’indirizzo mail del Comune: protocollosegreteria@pontedipiave.com

San Biagio di Callalta

Il Comune e la Pro Loco di San Biagio di Callalta hanno organizzato alcune iniziative in occasione della Giornata della memoria. Due saranno gli incontri in streaming riservati alle scuole e organizzati in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di San Biagio di Callalta per riflettere con loro sull’importanza di essere testimoni della memoria collettiva. Un incontro, invece, sarà rivolto alla cittadinanza. A condurre questo dialogo è stato invitato lo scrittore ed ebraista Matteo Corradini che con il suo ultimo libro, “Luci nella Shoah. Le cose che mi hanno tenuto in vita nel buio.”, (un testo per tutte le età) racconterà la forza e il coraggio degli adolescenti che hanno vissuto la Shoah, a partire dagli oggetti e dai ricordi che li hanno tenuti attaccati alla vita.  «Seppur a distanza - spiegano i curatori del progetto, i consiglieri comunali Marta Sartorato e Giacomo Pasqualato - siamo contenti di ospitare anche quest’anno l’autore Matteo Corradini perché ogni sua performance, tra giochi di parole e immagini reali, è caratterizzata da una profonda conoscenza e sensibilità e dalla sua continua ricerca sul tema della Shoah. In ogni suo progetto Corradini ci dà spunti sempre nuovi e differenti da cui partire, elementi del passato (oggetti, foto, ricordi, suoni) da osservare e ascoltare, sguardi nuovi su cui riflettere e da afferrare per una didattica della memoria che sia consapevolezza collettiva e condivisa ed essenza e patrimonio culturale». L’incontro aperto alla cittadinanza si terrà giovedì 28 gennaio, con inizio alle ore 21, in diretta sul canale YouTube e la pagina Facebook del Comune di San Biagio di Callalta.

San Pietro di Feletto

Settantasei anni fa, il 27 gennaio 1945, nel freddo inverno polacco si aprivano alla libertà i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Celebrando il ricordo di questo storico avvenimento, nella giornata ufficialmente istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto, il pensiero del Comune di San Pietro di Feletto è rivolto innanzitutto agli uomini, donne e bambini che da quella prigione non fecero ritorno. «Non potevamo mancare a questo appuntamento - dichiara il sindaco Maria Assunta Rizzo - anche se il Covid ci impedisce di organizzare eventi culturali in presenza, l’occasione è quella di ribadire insieme “mai più”». Così, con l'assessorato alla Cultura, il Comune di San Pietro di Feletto ha voluto realizzare un video per ricordare una delle pagine più tragiche della storia contemporanea, avvalendosi della collaborazione di volenterosi cittadini. «Abbiamo voluto dare un piccolo contributo a questa commemorazione con un breve filmato dove alle immagini, che parlano da sole, si sovrappongono le parole del romanzo “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Preziosa performance quella offerta dagli interpreti del testo che, a due voci, quelle di Roberta Bellotto e Mario Ballotta, con la sapiente regia di Arcangelo Marcon, ha contribuito ad accentuare il “pathos” del filmato». Il video è disponibile sulle pagine Facebook del Comune e della biblioteca di San Pietro di Feletto.

Susegana

Il gruppo "Sediciparole" e l'amministrazione comunale di Susegana hanno deciso di proporre l'iniziativa "Giornata della memoria. Presenti!". Sei letture a tema per non dimenticare le vittime dell'Olocausto. Riprese e montaggio a cura di Andrea Gavagnin. Mercoledì 27 gennaio 2021 a partire dalle ore 13 l'iniziativa sarà visibile collegandosi alla pagina Facebook della biblioteca comunale di Susegana.

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