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Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo: "Ossigeno, ci vuole ossigeno!"

Le considerazioni sulla tematica dell'autismo di Giuseppe Possagnolo, presidente della cooperativa sociale Castel Monte, che da anni si prende carico di persone affette da sindrome di autismo, sia minori che maggiorenni.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

La Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, che anche quest’anno si è celebrata in tutto il mondo il 2 aprile, in questo 2020 ha assunto un valore ancora più speciale. Quello in corso, infatti, senza essere profeti del malaugurio, per l'autismo sarà un anno terribile, in quanto la disastrosa e lunghissima problematica del COVID-19, ha bloccato le iniziative sociali che erano attive per le persone affette da sindrome di autismo. Con la chiusura delle scuole e dei centri diurni e aggregativi per autistici, seppure con tutti i loro limiti, sono infatti venuti a mancare quei posti di socializzazione e di aiuto per la famiglia. Non meno difficile è la gestione delle comunità per l’autismo, come la realtà di Casa del Campo di Cavaso del Tomba gestita dalla cooperativa Castel Monte, problematicità tutta esclusivamente a carico degli operatori ed educatori, che vivono insieme.

Fra l’altro, non andando a scuola, i bambini autistici sono privati di una parte attiva in tema di socializzazione. Questo vale anche con la chiusura di tutti i centri di accudimento e di assistenza, con il risultato che l’unica opportunità di mobilità e socializzazione delle persone autistiche viene scaricata totalmente sulle loro famiglie. Tutto questo è drammatico per l'attività di apprendimento delle persone autistiche. Il silenzio sul tema, almeno quello ufficiale, è assordante. Se da una parte questo è comprensibile, dall’altra non annulla la situazione del mondo autistico veramente preoccupante, in alcuni casi disperata. “Ossigeno, ci vuole ossigeno!”. Abbiamo preso il riferimento della necessità urgente di ossigeno, dalla suggestione del Vescovo di Bergamo, mons. Francesco Becchi. Alcuni giorni fa gli hanno chiesto cosa serviva alle persone della sua diocesi, stremate, per l’emergenza COVID-19. "Ci vuole ossigeno. In questo momento è indispensabile l'ossigeno, non solo per i polmoni, - ha dichiarato Becchi - ma anche per la nostra vita, per l'economia e per l'anima. In questo momento la sofferenza è grande".

E' una considerazione, anche se non ne ha la drammaticità immediata, che si può trasporre pari pari per descrivere la situazione di gran parte del mondo della "fragilità", dell'autismo in particolare. La distinzione delle persone affette da autismo al momento consiste in due entità anagrafiche distinte: i ragazzi fino a 18 anni, e quelli maggiorenni, con diverse problematiche, ancora più difficili da affrontare. La narrazione non parla ancora di cosa succederà quando queste persone diventeranno anziane e non avranno, presumibilmente, più l'appoggio della famiglia o dell’organizzazione strutturata per l'accudimento degli autistici. "Noi della coop Castel Monte, nel rispetto delle regole attuali, continuiamo nel nostro lavoro; sia quello quotidiano con la gestione di Casa del Campo per ragazzi affetti da autismo, che quello dell'assistenza domiciliare. Aspettiamo, non inermi, che il tempo passi, per reagire operativamente. Lavoriamo sulle idee e cerchiamo di tenerle vive per quando si riapriranno i ragionamenti indispensabili sull'autismo. Nel frattempo, abbiamo attivato e reso operativa la nuova impresa sociale HOLOS, alla quale deleghiamo la parte del nostro futuro sull’autismo. HOLOS si occuperà dello studio, della ricerca e della soluzione dei problemi, anche attraverso nuove idee e nuovi progetti d'inclusione sociale (imparare per fare) e nella ricerca di risorse economiche perché, purtroppo, per diversi anni non sarà possibile contare, solo, sull'aiuto pubblico. Noi di Castel Monte per 365 giorni siamo a fianco delle persone autistiche, delle loro famiglie e di chi si occupa, giorno per giorno, di dare una risposta ed un servizio professionale. Inoltre, come chiede l'ONU nelle sue indicazioni della giornata, cerchiamo di illuminare l'autismo, con la conoscenza e l’informazione".

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