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Giorno del Ricordo, commemorati gli esuli istriani e i martiri delle foibe

Il Comune di Treviso, così come altri Comuni, ha deposto una corona di fiori per ricordare i connazionali che hanno perso la vita a seguito della Seconda guerra mondiale

"Questa mattina abbiamo ricordato le vittime delle foibe e gli esuli giuliano-dalmati alla Chiesa Votiva e depositato un mazzo di fiori sotto la targa commemorativa di via Norma Cossetto, intitolata alla studentessa istriana torturata, uccisa e gettata in una foiba nel 1943 - afferma il sindaco di Treviso Mario Conte - Dopo aver ascoltato le testimonianze di chi ha vissuto la sofferenza e l'orrore dei massacri, ferite che resteranno per sempre aperte, è difficile riuscire a portare un contributo che non si perda nella seppur doverosa istituzionalità. Per questo, oltre a far sentire la nostra vicinanza alle associazioni e a chi ancora oggi ha la forza di raccontare e ricordare, dobbiamo fermarci e pregare. In silenzio".

"In questa giornata abbiamo inoltre la possibilità di ricordare i tanti veneti e i trevigiani che hanno accolto gli esuli nelle proprie comunità. Sono fisse nella nostra mente le immagini della disumanità delle foibe così come quelle di intere famiglie appesantite da grandi sacchi e valigie - continua Conte - Un bagaglio di pochi effetti personali, oggetti di una vita, simboli di identità e di sofferenza di migliaia di persone che nel nostro territorio, così vicino per radici e cultura, hanno trovato la possibilità di aprirsi e costruire laddove altri, accecati dall’odio, avevano distrutto. Con queste cerimonie abbiamo la responsabilità di consegnare ai più giovani un monito per il presente e il futuro oltre al compito di restituire dignità ai nomi incisi su queste lapidi per diffondere la cultura della condivisione, del confronto, della verità e della Memoria".

Giorno del Ricordo

Montebelluna

Oggi pomeriggio, per commemorare il Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, il Comune di Montebelluna, ha promosso una cerimonia presso la lapide dedicata ai Caduti all’ingresso della sede municipale. E’ stata deposta una corona commemorativa per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. E’ intervenuto il vicesindaco, Claudio Borgia, gli assessori Maria Bortoletto, Lucrezia Favaro ed era presente la consigliera e capogruppo di maggioranza, Annamaria Moretto, due esuli, oltre che le Forze dell'ordine locali ed i rappresentanti delle Associazioni d'Arma Combattentistiche montebellunesi.

Villorba

Il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia, insieme al Gruppo Consiliare Lega - Villorba, ha depositato la richiesta di inserimento all'interno dell'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di una proposta di intitolazione di un sito del Comune in memoria dei martiri delle Foibe. “Con questa nostra mozione, che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, vogliamo chiedere che venga finalmente dedicato uno spazio pubblico in ricordo delle migliaia di nostri connazionali barbaramente uccisi”. A dirlo è Giovanni Battista Patete, Presidente Circolo di Fratelli d’Italia di Villorba. “Vogliamo ringraziare i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia e della Lega Lega per aver immediatamente condiviso la mozione assumendosi l’impegno di ricordare uno dei capitoli più bui della storia italiana del Secolo scorso: 350.000 italiani dovettero scappare e abbandonare la loro terra, la loro vita, incalzati dalle bande armate jugoslave. Decine di migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento. Una persecuzione perpetrata contro gli italiani della costa orientale dell’Adriatico. Per tanti le Foibe, cavità carsiche caratteristiche di quella terra, diventarono tombe comuni. Siamo certi che la proposta verrà accettata, è un atto doveroso creare un luogo in cui ricordare questa tragedia e nel quale organizzare degnamente delle formali iniziative, perché è fondamentale continuare a diffondere la conoscenze di questi drammatici fatti storici, per sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le giovani generazioni”.

Gaiarine

La tragedia delle foibe, che nel periodo della Seconda guerra mondiale vide l’uccisione nelle cavità carsiche di migliaia di Italiani ad opera dei partigiani jugoslavi capitanati da Tito, è una ferita ancora aperta, ma soprattutto poco conosciuta. È appunto con l’intento di dare sempre maggiore visibilità a quei fatti tragici che l’Amministrazione comunale di Gaiarine, sabato 12 febbraio alle ore 11.00, intitolerà l’area verde in Via 8 Marzo alle “Vittime delle Foibe”, inaugurando con l’occasione un piccolo monumento a ricordo dei tanti Italiani della Venezia-Giulia, dell’Istria e della Dalmazia trucidati dai Titini. “Era nei pensieri di questa Amministrazione, sin dal suo insediamento, trovare una collocazione ad un monumento che facesse memoria di quanto accaduto, perché ciò non si ripeta più, per nessun motivo e senza alcuna giustificazione” spiega il Sindaco di Gaiarine Diego Zanchetta, al quale fa eco l’Assessore alla Cultura Michele Gottardi: “La vicenda delle foibe, per decenni oscurata e spesso negata, rappresenta uno degli episodi più cruenti della storia d’Italia ed è per questo che non possiamo dimenticare quanto all’epoca accadde ai nostri connazionali. Nelle foibe morirono persone di ogni età e colore politico, colpevoli di opporsi all’avanzata di un esercito straniero per voler continuare ad essere solo e semplicemente Italiani”. La cerimonia, che avverrà all’aperto e nel rispetto delle normative sanitarie, vedrà la partecipazione di autorità, associazioni combattentistiche e cittadini, tutti intenti, come recita la legge 92/2004, istitutiva della Giornata del Ricordo, a “conservare e rinnovare” quegli avvenimenti così bui e spietati.

Oltre alle Associazioni sia d’Arma che non del Comune, hanno dato adesione la Vice Sindaco di Trieste Serena Tonel, il sottosegretario di Stato on. Vannia Gava, l’Eurodeputato Da Re, i Senatori Candura, De Carlo e Coin, il Presidente della Provincia di Treviso Marcon, l’Assessore Regionale Elena Donazzan ed il Consigliere Regionale del Friuli Ivo Moras, oltre a diversi Sindaci ed Ammijistrazioni locali. Ci sarà poi il Vice Comandante della Compagnia Carabinieri di Conegliano il Tenente Lupieri ed il Maresciallo Florio Comandante della locale stazione, oltre alle scolaresche ed i relativi Comitati Genitori. Presenzierà la Banda di Cordignano diretta dal Maresciallo Miele e dalla nostra concittadina Barbara Pascutto che ha trascritto per banda il brano “Il soldato Ignoto”, suonato all’altare della Patria a Roma lo scorso 4 novembre.

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