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Giro d'Italia, Filippo Ganna vince la "Cronometro del Prosecco"

Sul traguardo di Valdobbiadene si è conclusa la quattordicesima tappa del Giro d'Italia. La Maglia Rosa Almeida guadagna sui diretti avversari, festa sul podio

Filippo Ganna (Team Ineos Grenadiers) ha vinto la quattordicesima tappa del 103^ Giro d'Italia, la Conegliano-Valdobbiadene (Prosecco Superiore Wine Stage) di 34.1 chilometri. Il 24enne di Verbania nella crono di sabato 17 ottobre ha sbaragliato tutti i rivali

Giro d'Italia 2020: Conegliano-Valdobbiadene

Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Rohan Dennis (Team Ineos Grenadiers) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates). La Maglia Rosa João Almeida (Deceuninck - Quick-Step) ha fatto registrare il sesto miglior tempo e ha aumentato il vantaggio in classifica generale. Il vincitore di tappa Filippo Ganna, subito dopo l'arrivo, ha dichiarato: «È il mio terzo successo al Giro, sono veramente contento e orgoglioso di questa vittoria! In questo ultimo anno sono migliorato tanto soprattutto grazie all'aiuto della squadra, ogni piccolo miglioramento serve per fare prestazioni come quella di oggi». La Maglia Rosa João Almeida, subito dopo l'arrivo, ha dichiarato: «È stata una buona giornata, ho fatto un'ottima cronometro e adesso ho qualche secondo in più su Wilco Kelderman in classifica generale. Spero di continuare così, mi sento bene». Presenti alla festa del podio in piazza a Valdobbiadene, oltre alle autorità cittadine, anche il Governatore del Veneto, Luca Zaia.

FESTA A CA' DEL POGGIO

L’entusiasmo corre tra le colline, s’insinua tra i vigneti colorati dall’autunno e diventa uno spettacolo verticale: una curva e poi, improvvisamente, la strada sale. I corridori spingono sui pedali, alzano gli occhi verso la striscia d’asfalto che sembra sovrastarli. La sfida al cronometro entra nel vivo: la magia del Muro di Ca’ del Poggio li avvolge, scorre sotto le loro bici.

La tappa numero 14 del 103° Giro d’Italia, la cronometro da Conegliano a Valdobbiadene, è una fatica solitaria, ma che riceve energia dall’abbraccio, più che mai metaforico visti i tempi, della gente trevigiana:  34,1 chilometri di saliscendi. Una lunga volata sulle strade che collegano le due capitali del Prosecco Docg. Il Muro (1,1 km con pendenza media del 12,3% e punte del 19%) arriva a poco più di sei chilometri dallo start di Conegliano e diventa il primo spartiacque nella sfida contro il tempo. Per la salita simbolo della terra del Prosecco è un’emozione già vissuta, ma che al tempo stesso si colora di novità. E’ il quinto passaggio della Corsa Rosa sul Muro di Ca’ del Poggio, dopo gli applausi ricevuti nel 2009, 2013, 2014 e 2017. Il primo, però, da quando - nel 2019 - le colline di Conegliano e Valdobbiadene hanno ricevuto il riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’umanità. Il Giro diventa così la miglior sintesi di un territorio che, nella giornata più rosa dell’anno, esprime l’orgoglio di esserci, di mostrare al mondo la sua unicità. La Corsa Rosa arriva sul Muro alle 13.10. Il primo a transitare, il britannico Jonathan Dibben, è anche l’ultimo in classifica. Poi inizia la serie dei passaggi eccellenti. Ecco Davide Cimolai, che sorride e trova il tempo per battere il pugno con l’amico Alberto Stocco, l’uomo che dal nulla ha creato il Muro di Ca’ del Poggio. Il pubblico, numerosissimo ma molto ordinato a bordo strada, si esalta per il tre volte iridato Peter Sagan. E ancora di più per Filippo Ganna che arriva sul Muro e sembra avere una marcia in più rispetto ai rivali. Potenza allo stato puro, come confermerà l’ordine d’arrivo a Valdobbiadene, con l’iridato a cronometro di Imola che conquista il terzo successo stagionale nella Corsa Rosa. Il volume del tifo raggiunge punte altissime per il trevigiano Andrea Vendrame, che scatena il fan club appollaiato su un prato con striscioni e bandierine. E, dopo il passaggio di un poco brillante Vincenzo Nibali, non cala d’intensità neppure quando arriva la maglia rosa, il portoghese Joao Almeida, che a Valdobbiadene si confermerà leader della corsa.

La gente, lungo la salita, è calda ma composta. Non ci sono assembramenti: solo urla e applausi, foto e trombette. Le mascherine fermano il Covid, ma non l’entusiasmo che accoglie i corridori sin dall’attacco della salita. L’ascesa, pedalata dopo pedalata, è un tripudio di bandiere, di botti, bici e casette colorate di rosa, di cartelli e scritte sull’asfalto (da “Vendramix” a “Top Ganna decolla”), di gesti che raccontano una passione condivisa, ma - oggi - sufficientemente distanziata. Luca Zaia passa, saluta senza scendere dall’auto e fila via. C’è pure la prima apparizione dello splendido trofeo in cristallo che il maestro Marco Varisco ha realizzato per premiare, a Milano, il vincitore della maglia azzurra del Gran Premio della Montagna. E c’è il grande tappo decorato dall’artista Roberto Bertazzon. Una consuetudine che si rinnova, sul Muro, ad ogni passaggio del Giro e che quest’anno coniuga il ciclismo, le colline dell’Unesco, l’auspicio della liberazione dal Covid e una Venezia che rinasce dopo tempi difficili. Un muro d’emozioni e d’entusiasmo in una giornata che resterà indimenticabile. Domenica, per il Giro, arrivano le montagne.

RISULTATO DI TAPPA

1 - Filippo Ganna (Team Ineos Grenadiers) - 34.1 km in 42'40”, media 47.953km/h
2 - Rohan Dennis (Team Ineos Grenadiers) a 26”
3 - Brandon McNulty (UAE Team Emirates) a 1'09”

CLASSIFICA GENERALE

1 - João Almeida (Deceuninck - Quick-Step) 
2 - Wilco Kelderman (Team Sunweb) a 56”
3 - Pello Bilbao (Bahrain - McLaren) a 2'11”

MAGLIE

Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel - João Almeida (Deceuninck - Quick-Step)
Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti - Arnaud Démare (Groupama - FDJ)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum - Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling)
Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin - João Almeida (Deceuninck - Quick-Step)

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