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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Super Green Pass, le regioni: «No a nuove limitazioni per i vaccinati»

Lunedì 22 novembre la conferenza Stato-Regioni sull'eventuale nuovo decreto Covid. I governatori spingono per un certificato verde "a due velocità" ma per il Governo nulla è ancora deciso

L'adozione di un Super Green Pass è stato uno dei temi al centro del confronto tra governo e regioni sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata Covid, mentre si ricorrono ipotesi su regole più restrittive per i non vaccinati in caso di passaggio di una regione in zona arancione e rossa. Alla riunione di lunedì 22 novembre hanno partecipato per il governo la ministra degli Affari regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, il ministro della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Le regioni erano collegate alla riunione in videocollegamento.

La posizione dei governatori è stata piuttosto netta: un eventuale nuovo decreto dovrà premiare i cittadini vaccinati e offrire certezze alle categorie produttive. Per chi ha fatto il vaccino, dunque, sarebbe giusto prevedere minori restrizioni in caso di passaggi in zona gialla e arancione. «Ho appena chiesto al Governo, e con me la maggioranza dei presidenti, di garantire a chi si è vaccinato e corre molti meno rischi la certezza che non ci saranno nuove limitazioni - ha scritto in un post su Facebook il governatore della Liguria Giovanni Toti - Per questo occorre diversificare le attività possibili a seconda che un cittadino abbia il green pass da vaccino o quello da tampone - sottolinea Toti - È infatti provato che a riempire i nostri ospedali e le nostre terapie intensive sono per la stragrande maggioranza persone non vaccinate».

Super Green Pass

A quanto si apprende da fonti regionali che hanno preso parte al vertice al momento l'esecutivo sta riflettendo sulla possibilità di una corsia privilegiata per i vaccinati, con un doppio binario che limiti i soli no vax. Ovvero sull'ipotesi di un "super Green Pass". La posizione dell'esecutivo è stata delineata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «Non parlerei di lockdown per non vaccinati. Ma con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni, un provvedimento che prevede già in automatico una serie di restrizioni, penso che queste limitazioni non debbano essere pagate da chi è vaccinato». E duque, "tolto l'accesso al lavoro e ai bisogni di prima necessità", ha aggiunto Costa, "penso che certe attività come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato". Insomma, l'ipotesi è quella di un green pass a due velocità: un certificato per andare al lavoro (che si potrà ottenere anche con il tampone) e un altro che si potrà ottenere solo con la vaccinazione e con cui si avrà accesso alle attività ludiche: bar, ristoranti, palestre, cinema etc. Per ora non c'è nulla di deciso. Ma il governo ci sta pensando sul serio. 

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