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Cementirossi, con il Green Pass niente mensa sotto i 6 dipendenti a turno

Sindacati di categoria sulle barricate, proclamato lo stato di agitazione si va verso lo sciopero. Serragio-Rossitto: «Rispettare la normativa per l’accesso ai locali di ristorazione non significa privare i lavoratori del servizio»

Dopo la norma del Governo sull’utilizzo del Green Pass per accedere ai locali della ristorazione, alla Cementirossi Spa di Pederobba la società gestore del servizio di mensa aziendale, stabilendo un minimo di sei coperti a turno e non garantendo il pasto da asporto, ha dato vita a disagi e subbugli tra i dipendenti, portando le sigle sindacali di categoria, Fillea Cgil e Filca Cisl, a dichiarare lo stato di agitazione.

Gabriele Serraglio (Fillea Cgil) e Marco Rossitto (Filca Cisl) commentano: «L'azienda ha dichiarato l’intenzione di consentire l’ingresso ai locali mensa aziendali al solo personale dipendente in possesso di certificazione verde. Siamo più che consapevoli dell’entrata in vigore della norma in merito al possesso della certificazione verde Covid-19 e delle restrizioni introdotte per l’accesso ai luoghi chiusi come bar e ristoranti per le persone non vaccinate, quanto sappiamo che la disciplina va interpretata e che le mense aziendali non sono luoghi di esercizio pubblico. Riteniamo indubbio che quanto disposto da Cementirossi sia penalizzante nei confronti dei dipendenti sprovvisti a oggi del Green Pass e paradossalmente anche per chi ne è provvisto. Questo - continuano Serraggio e Rossitto - perché per disporre del servizio mensa è necessario assicurare almeno sei coperti per turno all’azienda fornitrice. Di conseguenza, vengono così penalizzati tutti i dipendenti turnisti, sia in possesso della certificazione verde sia privi.

Come sindacati riteniamo che, a prescindere da posizioni ideologiche favorevoli o meno alla vaccinazione, non si possa, per rispettare la normativa, agire frettolosamente e unilateralmente senza consultare le rappresentanze sindacali dei lavoratori e così non garantire il servizio ai dipendenti di Cementirossi, possibilemente identificando altre modalità di offerta. Infatti, come già fatto altre volte in passato - sottolineano i sindacalisti - si potrebbe fornire almeno il pasto da asporto per quei lavoratori che sono impossibilitati a fruire del servizio mensa. Rifiutiamo questa modalità decisionale - concludono Serraglio e Rossitto - e chiediamo all’azienda di rivedere in tempi più che rapidi l’organizzazione del servizio al fine di garantirlo a tutti i propri dipendenti. In caso contrario non escludiamo la possibilità di mettere in atto forme di protesta, fino anche alla proclamazione dello sciopero».

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