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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Attacchi hacker alle aziende della Marca: nel mirino Piazzetta e Metalmont

Boom di iscrizioni ai corsi di Unis&F: sotto attacco le aziende di Revine Lago e Asolo. Nel 2021 oltre duemila i “cyber attacchi” messi a segno dai pirati del web, il 10% in più rispetto al 2020

In Metalmont si sono accorti che qualcosa non andava da strane email che hanno iniziato ad arrivare alla casella di posta aziendale. Al quartier generale di Revine Lago i vertici, in qualche modo, immaginavano già da tempo di essere nel mirino dei pirati della rete.

«Tutto inizia - spiega Iacopo Meghini, ceo di Metalmont - quando alcuni dipendenti cominciano a trovare strane mail da parte di colleghi che autorizzavano pagamenti con modalità anomale». Metalmont si colloca tra le eccellenze nella progettazione e produzione di macchine e sistemi per la meccanizzazione degli impianti di stoccaggio dei cereali, 30 dipendenti, un fatturato di circa 5 milioni di euro, forte vocazione verso l'export anche se in flessione causa guerra in Ucraina, suo principale mercato. «Certo, operare con certe aree geografiche può esporre a rischi ma nessuno è immune da attacchi. Nel nostro immaginario l'hacker è una persona con la felpa e il cappuccio in testa, invece, spesso si tratta di esperti, con laurea e master, che lavorano per aziende reali. Ecco perché è così difficile intercettarli. Solo formando i dipendenti si può rispondere a questi rischi. È quello che fa già Unis&F con i suoi corsi fatti bene e che dovrebbe fare anche la scuola. Il cyber crime non riguarda solo le aziende, tutti dobbiamo sapere che se ricevi mail che ti promettono vincite facili “semplicemente” cliccando su un link spesso si tratta di tentativi di impossessarsi dei tuoi dati».

Piazzetta, sotto attacco a inizio 2022

Che la formazione sia la risposta agli attacchi di hacker senza scrupoli ne è convinto Daniele Bonato, Ict Manager di Piazzetta. L'azienda di Asolo, dal 1960 leader nel "comparto del caldo" con 70 milioni di fatturato, 250 dipendenti, i suoi caminetti campeggiano nelle case in 52 paesi nel mondo, a fine febbraio di quest'anno ha subito un pesante attacco da parte di pirati informatici, vicenda che in termini economici ha significato un contraccolpo pesante.

«Non si è trattato solo di un danno in denaro - racconta il manager -. Lo posso definire il periodo più brutto della mia carriera lavorativa. È stato come avere i ladri in casa e dover decidere in 5 minuti cosa fare. Di fronte ad un ingresso non autorizzato, abbiamo chiuso i data center. Questo ci ha messo al riparto dal furto di dati ma in ogni caso governare l'emergenza ha provocato dei grossi disagi. Quello che ha richiesto un grande lavoro è stato bonificare l'azienda per poter tornare on line e, a seguire, l'investimento che l'azienda ha deciso di anticipare per la messa in sicurezza. Interventi già decisi ma resi indispensabili dall'emergenza di febbraio. Del resto, un cyber attacco non era in cima alla lista delle nostre preoccupazioni, pensavamo che nel mirino ci fossero solo le grandi multinazionali. Noi non abbiamo pagato nessun riscatto e solo una buona dose di resilienza allo stress ci ha fatto convertire questo attacco in un’opportunità per affinare i nostri sistemi di sicurezza. La stessa Unis&F, attraverso i suoi corsi, mi ha permesso di formare la mia professionalità non solo in termini tecnici ma anche di cultura manageriale”. Piazzetta non è stata l'unica azienda italiana che a inizio 2022 ha subito cyber attacchi. In quelle stesse settimane hanno rilevati ingressi non autorizzati molte altre realtà aziendali in tutto il mondo, dalle case automobilistiche ai marchi della moda. “Ora il peggio è passato - conclude Bonato - ma possiamo dire che nessuno sia davvero al riparo da questo genere di disavventure, io mi sto preparando per la prossima».

I corsi

È la sicurezza informatica la priorità delle aziende trevigiane, lo testimonia il picco di iscritti ai corsi di formazione dedicati alla tematica. Unis&F, la società di servizi e formazione del Sistema Confindustria che opera nelle province di Treviso e Pordenone, è da tempo impegnata nel contrasto agli attacchi informatici, tanto da avviare il progetto Cyber Security Lab. Si tratta di un centro di competenza dedicato alla sicurezza informatica che eroga corsi altamente specializzati, istituito per rispondere all’esigenza di tutela informatica delle circa 3mila aziende associate. Non tutte, infatti, hanno al loro interno figure professionali formate per contrastare i pirati della rete.

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«Nel 2021 le ore di corsi sulla cyber sicurezza erogate dalla nostra società ammontavano a circa 60 - afferma Pasquale Costanzo, direttore di Unis&F - mentre chiuderemo il 2022 con circa un centinaio di ore erogate. E se l'anno scorso hanno seguito i corsi poco più di 100 persone, quest'anno siamo vicini al doppio degli iscritti, a testimonianza di quanto il tema sia attuale, anche se ancora molto resta da fare. Lavorare da anni al fianco del Club Bit, un’associazione di IT manager delle aziende del territorio, ci permette di essere attenti agli impatti delle tecnologie sul business e di proporre sempre attività formative adeguate. Per il 2023, inoltre, Unis&F ha in programma anche l'avvio di un master su questo tema. La nostra esperienza ha fatto scuola nel settore, tanto che il prossimo 4 ottobre i nostri esperti sono stati invitati ad aprire i lavori del Security Summit, il più importante convegno italiano sulla cyber security in programma a Verona. Mentre a novembre patrocineremo il Digital Security Festival, tra il 28 ottobre e il 7 novembre, in presenza a Udine oppure on line e con l’evento conclusivo proprio presso la nostra sede di Unis&F Lab, a Treviso. Un tema, quello della sicurezza digitale, che investe non solo le aziende, si parlerà per esempio anche dell’uso dei social media per famiglie e ragazzi. L’impegno per i giovani, Diplomati e Laureati, interessati ad acquisire nuove conoscenze altamente professionalizzanti nell’ambito della sicurezza informatica è anche quello che portiamo avanti con il percorso biennale dell’Irs Cyber Security Specialist proposto dalla neonata Fondazione Its Digital Academy “Mario Volpato”, di cui Unis&F è socio fondatore e di cui partiranno le attività tra circa due mesi, a novembre».

Secondo i dati di Clusit, Associazione Italiana per la sicurezza informatica, nel 2021 sono stati oltre 2mila i “cyber colpi” messi a segno dai pirati del web, il 10% in più rispetto al 2020, anno in cui abbiamo imparato a conoscere questo tipo di reati a causa dei numerosi casi registrati. Nessun settore è esente da rischi di attacco, anche le aziende del trevigiano hanno registrato un'impennata di segnalazioni di possibili pericoli in arrivo dal web, e i numeri sono stimati per difetto. Molte imprese, infatti, non riconoscono subito i campanelli d'allarme oppure preferiscono non dichiarare gli attacchi subiti temendo un danno all'immagine.

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