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Costi troppo alti per raggiungere New York: 23 giovani ballerini rischiano di restare a casa

Il preventivo per la trasferta negli Stati Uniti è molto alto e Il Balletto di Castelfranco Veneto cerca quindi sponsor che possano coprire le spese per i 23 ragazzi selezionati

Sono bravi. Anzi bravissimi. Tanto da aver vinto le Semifinali Europee, svoltesi a Cattolica (Roma), del più importante e rinomato concorso internazionale di balletto classico “Youth American Grand Prix” ed aver ottenuto l’accesso alle finali di New York in programma dal 10 aprile al 18 aprile 2020 (e non è la prima volta visto che dal 2008 vincono le selezioni e vengono invitati a NY). Sono 23 ragazzi tutti tra i 15 e i 18 anni, alcuni provenienti anche da Padova, che frequentano la scuola di danza “Il Balletto” di Castelfranco Veneto diretta da Susanna Plaino. Un’accademia di ballo tra le più rinomate a livello internazionale, che da 37 anni sforna talenti provenienti da tutta Italia, e anche dall’estero, ma che rischia ora di dover far crollare il sogno di questi giovanissimi ballerini.

Se entro il 15 gennaio non si troveranno sponsor, sarà infatti impossibile per le famiglie sostenere il costo della trasferta negli Stati Uniti. «Purtroppo è così – conferma la direttrice Plaino – la danza è un’arte priva di aiuti finanziari, anche adesso che siamo collegati comunque alle federazioni sportive, essendo i ragazzi iscritti al CONI. I ragazzi che frequentano la nostra scuola di ballo vivono lontano da casa e le loro famiglie fanno già grande fatica ad aiutarli in questo percorso. Se entro la metà di gennaio non troviamo un modo per poter coprire almeno le spese della trasferta e i giorni della finale, saremo costretti, nostro malgrado, a rinunciare. Un ragazzo ed una ragazza hanno trovato un generoso sponsor, ma il gruppo non ancora». Un’opportunità che rischia di essere un’occasione mancata per dei ragazzi pronti a sacrificarsi ogni giorno con allenamenti quotidiani e tanto studio. Nella danza classica, d’altra parte, la visibilità internazionale è indispensabile per diventare i Roberto Bolle di domani e portare in alto il nome dell’Italia e del Veneto nel mondo. Ma altrettanta visibilità sarebbe assicurata anche per qualche azienda o realtà che volesse sostenere il sogno di queste 23 giovani promesse della danza classica italiana. «Noi speriamo nell’aiuto di tutti e sicuramente i ragazzi sapranno essere all’altezza della fiducia che riceveranno perché sono pronti a fare ogni sacrificio pur di partecipare alla finale di New York», ha concluso la direttrice Plaino.

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