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Il Comune punta a conservare la cultura: il Fondo Giovanni Comisso sarà valorizzato

Un vero e proprio “archivio di persona” sarà presto a disposizione di cittadini e studiosi. Prima, però, il fondo sarà sottoposto anche ad un primo intervento conservativo

L’Amministrazione Comunale di Treviso ha avviato un progetto di tutela e valorizzazione relativo al prezioso Fondo “Giovanni Comisso” conservato nella Biblioteca storica comunale di Borgo Cavour. L’intervento, che ha ricevuto l’autorizzazione della Soprintendenza, è stato reso possibile anche grazie al sostegno economico della Regione Veneto.  

Quello di Giovanni Comisso si presenta come un vero e proprio “archivio di persona” contemporaneo la cui documentazione afferisce agli anni 1914-1969. Il fondo, pervenuto alla Biblioteca Storica di Borgo Cavour nel 1978 a seguito della donazione del Rotary Club di Treviso che lo aveva precedentemente acquistato dagli eredi di Comisso nel 1974, è conservato in 22 buste (faldoni), a cui si aggiungono altri  materiali  pervenuti successivamente, come il carteggio De Pisis-Comisso, acquistato nel 1989, ed alcune lettere ad Alfredo Beltrame e Nico Naldini. Di tutto questo materiale eterogeneo esisteva sino ad oggi solo un elenco sommario, che non include i documenti di più recente acquisizione.

«Si tratta di una promessa mantenuta che conferma la volontà di continuare a investire per salvaguardare l’enorme patrimonio culturale della ittà - afferma l’assessore ai Beni Culturali e Turismo del Comune di Treviso, Lavinia Colonna Preti - Vogliamo rendere questo preziosissimo Fondo disponibile e consultabile agli studiosi e a tutti i cittadini». Dopo una ricognizione preliminare di tutto materiale, si procederà ad una prima indagine di “consultabilità” dei singoli documenti con riguardo alla normativa sulla privacy. Verrà poi realizzata la schedatura informatizzata della documentazione finalizzata alla messa a disposizione del pubblico e degli studiosi: la descrizione, a livello di fascicolo seguirà gli standard descrittivi nazionali e internazionali ISAD (G) e ISAAR (CPF). Il fondo sarà sottoposto anche ad un primo intervento conservativo, che prevede la sostituzione dei vecchi contenitori e di tutti gli oggetti non idonei (per esempio fermagli arrugginiti) con speciali materiali di conservazione che sono suggeriti da appositi istituti di conservazione e restauro.

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