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"In piazza per la libertà" non è un evento politico, l'appello: no a bandiere di partito

La precisazione da parte dell'organizzatore Devis Bonaldo che chiede di non portare simboli ideologici: «Volevamo solo portare la voce di cittadini e ospiti alle istituzioni e dire che non siamo più disposti ad accettare questo clima autoritario». Szumski conferma la sua partecipazione

"In piazza per la libertà" non è un evento politico: la precisazione arriva, in seguito ad alcune polemiche social, da parte dell'organizzatore Devis Bonaldo che chiede unione e partecipazione all'evento a prescindere dai colori politici di chi sarà coinvolto. Anzi in una nota si spinge oltre e chiede ai presenti di non portare bandiere di partito per evitare inutili strumentalizzazioni:

«In seguito a qualche polemica verificatasi nei giorni scorsi sui social e per evitare inutili strumentalizzazioni a seguito della partecipazione del dott. Szumski ad una manifestazione organizzata da un altro partito politico, anche se il dottore era stato invitato per portare la sua testimonianza di medico sulla cura del covid e non come politico, ho deciso di fare un passo indietro e di togliere dal manifesto qualsiasi riferimento a partiti politici. Non era assolutamente mia intenzione -continua Bonaldo- rendere la manifestazione un comizio politico. Il mio scopo e quello del gruppo di amici con il quale organizzo, vuole essere solamente un atto di solidarietà nei confronti delle persone in difficoltà a seguito dei provvedimenti presi dal governo x arginare la pandemia, che di fatto stanno facendo più danni della pandemia stessa. Volevamo solo portare la voce di queste persone alle istituzioni e dire che non siamo più disposti ad accettare questo clima autoritario, che di fatto sopprime la libertà e i diritti fondamentali ed inviolabili sanciti dalla costituzione ma anche dalla dichiarazione universale dei diritti umani. Di conseguenza -conclude con un appello- la manifestazione sarà apolitica: non ci saranno bandiere né gazzebi di partito, come paraltro era già previsto dal nostro gruppo e vorremmo che nessun altro le portasse con sè. Agiremo come movimento "In Piazza per la libertà", ed esorto tutti ad iscriversi al gruppo Telegram, dove ci sono già quasi 700 iscritti, perché questa non sarà l'ultima protesta se questo stato di cose non cambierà e non si tornerà la "vecchia normalità"». Il dottor Riccardo Szumski ha confermato la partecipazione all'evento.

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