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Veneto, 48 incendi a marzo: «La pioggia ci aiuterà a spegnerli»

Martedì 29 marzo l'assessore regionale Bottacin ha tenuto un bilancio dei roghi divampati nella nostra regione. Negli ultimi quarant'anni le annate peggiori sono state il 1983 e il 1990

Martedì 29 marzo, durante il punto stampa del presidente Zaia, l'assessore alla Protezione civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha fornito un bilancio sugli incendi boschivi che hanno interessato il Veneto nel mese di marzo.

«Ringrazio prima di tutto tutti coloro che hanno lavorato per spegnere queste 48 brutte bestie, come chiamo io gli incendi, 16 roghi hanno richiesto l’intervento degli elicotteri regionali. Ringrazio la struttura della Regione che, dal 2000, ha la competenza sugli incendi boschivi. Un grazie di cuore va ai direttori regionali delle operazioni di spegnimento, alla struttura regionale della Protezione civile, quindi a tutte le maestranze dei forestali regionali e dei volontari della Protezione Civile, che sono ventimila in Veneto, circa un migliaio specializzati negli incendi boschivi e che intervengono in maniera tempestiva: sono i primi ad arrivare sul posto e gli ultimi ad andarsene. Ringrazio anche i vigili del fuoco con cui collaboriamo in piena sinergia e integrazione attraverso una convenzione stipulata nel 2018». Bottacin è poi passato a fornire un aggiornamento sui tre incendi attivi fino a lunedì sera: quello in zona di Soffranco, nel Longaronese, è attivo da una settimana, quello nella zona tra Recoaro e Valdagno (Vicenza) e quello a Foza, nell’Altopiano di Asiago (Vicenza). Domani dovrebbe piovere e questo aiuterà a spegnere gli ultimi focolai.

Incendi 1981-2020-2

L'assessore Bottacin ha poi snocciolato i numeri degli incendi degli ultimi quarant’anni: «Se vogliamo stilare una classifica degli incendi peggiori rilevati in Veneto negli ultimi quarant’anni - ha detto l'assessore - possiamo ricordare il 1983 come l’anno peggiore per l’estensione degli incendi (ben 3853 ettari bruciati) e il 1990 come l’anno peggiore per il numero degli incendi (272). Ora, marzo è stato certamente n mese impegnativo, ma se guardiamo indietro rileviamo che, negli ultimi venti anni, abbiamo avuto una riduzione degli incendi boschivi che vale più del 50% come numero degli incendi e più del 60% come estensione media delle aree bruciate, passando da 8 ettari a 3,6 ettari: numeri che parlano chiaro e che dimostrano quanto sia importante e fondamentale il Piano regionale su prevenzione e azioni in termini di incendi. Per prevenire gli incendi boschivi, infine - conclude Bottacin - va detto che ciascuno di noi può e deve fare la propria parte, in termini di prevenzione e senso civico. Cerchiamo di evitare di accendere fuochi al di fuori delle aree attrezzate, di parcheggiare l’auto sopra l’erba e foglie secche, di gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi accesi e di dar fuoco a residui vegetali o forestali. L'ambiente è di tutti ed è importante che ci impegniamo per la sua sostenibilità e salvaguardia, anche e soprattutto per i nostri ragazzi: cerchiamo di essere per loro un buon esempio».

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