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Covid, Zaia: «Indice Rt vicino a 1 in Veneto, escludo la zona rossa»

Giovedì 7 gennaio il punto stampa del Governatore insieme alla dottoressa Maria Cristina Ghiotto, direttrice delle cure primarie Usca e la vicepresidente regionale Elisa De Berti

«Domani sapremo in che zona sarà il Veneto. Abbiamo un indice Rt vicino a 1 all'Istituto superiore di sanità abbiamo chiesto di considerare l'incidenza dei positivi ogni 100mila abitanti. Per rispetto degli scienziati non voglio fare nessuna previsione sulla zona in cui finirà il Veneto. Domani avremo il verdetto del Ministro Speranza ma mi sento di escludere che il Veneto sarà zona rossa».

Giovedì 7 gennaio il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha commentato con queste parole l'attesa decisione del Governo sui nuovi colori delle regioni. «Oggi il Veneto finisce la prima fornitura di vaccini che ci era arrivata a inizio anno - ha detto Zaia - Siamo i primi in Italia per numero di vaccinazioni fatte. Oggi sono in arrivo 40mila nuove dosi, noi ne facciamo in media 6mila al giorno. A metà gennaio faremo i richiami a chi si è già vaccinato. Per i primi di febbraio speriamo di partire con la seconda fase di vaccinazioni. Se un cittadino veneto ci chiede la cerificazione vaccinale siamo in grado di farla. Speriamo anche nell'arrivo del vaccino Moderna che si conserva a temperature da frigorifero, non come quello di Pfizer che ha bisogno di temperature molto più basse. Il problema è che non ne arriveranno molte dosi. Se stringiamo i denti, nelle prossime due-tre settimane, dovremmo iniziare a vedere i primi effetti della campagna vaccinale. Domenica sera nella riunione con il Governo si era parlato dell'arrivo di una possibile terza ondata. In molti mi chiedono cos'è cambiato rispetto alla prima ondata: a marzo non avevamo mascherine e non avevamo strumenti di diagnostica (al massimo avevamo 2mila tamponi al giorno, oggi ne facciamo 60mila). Non c'erano così tanti pazienti come oggi in terapia intensiva, erano duecento in meno. Il virus di marzo e quello che c'era in estate non esistono più. In Veneto oggi abbiamo 8 mutazioni del virus, di cui due mutazioni presenti solo nella nostra regione. Rispetto a marzo - conclude il Governatore - è cambiato anche lo spirito dei cittadini. Prima avevamo paura di morire, oggi si pensa solo a venirne fuori». Continua a tener banco la polemica sulla scuola. Giovedì 7 gennaio sono tornati in classe gli studenti di elementari e medie, chiusi gli istituti superiori.

Cure domiciliari e Usca

La dottoressa Maria Cristina Ghiotto è intervenuta per parlare dell'attività delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) e della rete di cure domiciliari in Veneto: 97 le equipe infermieristiche in Veneto con 875 infermieri impegnati nel territorio. «Le Usca nascono il 9 marzo 2020 con un decreto legge fatto per garantire assistenza domiciliare ai positivi Covid che non necessitano di un ricovero ospedaliero. Sono entrate a pieno regime da luglio. Con la parola "domicilio" si intendono non solo le abitazioni ma anche le strutture residenziali. Le Usca sono strettamente connesse all'attività dei medici di Medicina generale. 517 medici sono impegnati nel servizio di cure domiciliari. Le Usca sono attive 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, significa avere 180 medici al giorno sempre disponibili per seguire i positivi in cura domiciliare - ha spiegato la dottoressa Ghiotto - I medici Usca sono laureati abilitati e iscritti all'Ordine insieme a studenti del corso di abilitazione in Medicina generale. L'attività Usca è compatibile come specializzazione ma in questo modo, da fine gennaio, rischiamo di perdere oltre il 30% dei nostri medici giovani in Veneto che verranno chiamati fuori regione. Sono 9300 i pazienti Covid seguiti a domicilio ogni giorno, supportando le varie attività dei medici di Medicina generale. Una parte di attività del personale viene fatta anche nelle scuole con tamponi agli studenti nelle classi. In media sono 582 gli accessi giornalieri, 36 nelle case di riposo. Il 21% dei tamponi fatti in Veneto viene eseguito dalle Usca (in media 9700 ogni giorno). Per i vaccini il coinvolgimento del personale Usca è in fase di valutazione. La retribuzione è di 40 euro lordi ogni ora. Le Usca sono state prolungate dal Governo fino al 31 dicembre 2021».

Il bollettino di Azienda Zero

In Veneto sono 24.464 i tamponi effettuati nel giorno dell'Epifania (6 gennaio). 3596 i nuovi positivi, l'incidenza tra tamponi fatti e positivi è del 14%. I positivi ad oggi in Veneto sono 92.176. 3367 i ricoverati negli ospedali della regione di cui 389 in terapia intensiva (15 nuovi ricoveri nelle ultime 24 ore). I decessi sono 43 in più rispetto a ieri.

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