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Sindacati in piazza per le donne iraniane: «Giustizia, vita e libertà»

Mercoledì 26 ottobre la mobilitazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil Veneto a cui ha preso parte anche il sindaco Mario Conte. L'appello dei sindacati: «Chiediamo allo Stato di prendere provvedimenti»

Cgil, Cisl e Uil Veneto fanno proprio lo slogan "Donna-Vita-Libertà" in piena solidarietà verso le donne e il popolo iraniano che in queste settimane sta manifestando contro il regime teocratico del Paese per rivendicare democrazia, diritti civili, sociali e culturali. Per esprimere la loro vicinanza e sostegno, le tre sigle sindacali hanno organizzato un flashmob che, mercoledì 26 ottobre, si è svolto in contemporanea, dalle ore 17 alle 18, davanti alle prefetture del Veneto e in Piazza Indipendenza a Treviso.

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Dopo la morte della giovane di origini curde Mahsa Amini di soli ventidue anni, arrestata per non aver indossato correttamente il velo e poi uccisa dalla polizia religiosa, le donne e il popolo iraniano sono insorti contro le autorità. Una ribellione che sta coinvolgendo tutte le classi sociali, a partire dai lavoratori scesi in piazza accanto alle donne, trasformando il moto di protesta contro le violenze subite in uno più ampio contro la repressione delle libertà individuali, la corruzione dilagante e gli aumenti dei prezzi e dell’inflazione che hanno ridotto in povertà milioni di famiglie. Il popolo iraniano chiede pane, lavoro e libertà.

I commenti

«In piazza a Treviso oggi c'è stato un importante momento di riflessione a sostegno del popolo iraniano che sta vivendo in questi giorni odio, terrore e sangue. Giusto che Treviso sia capofila in queste manifestazioni di solidarietà, ringrazio le sigle sindacali per aver organizzato l'evento. La nostra città è da sempre a favore di pace, democrazia e libertà e come amministrazione comunale abbiamo voluto essere presenti oggi al fianco dei manifestanti» le parole del sindaco Mario Conte.

«Dal 21 settembre le donne iraniane stanno continuando a lottare per i loro diritti: vogliono la libertà di vivere e noi le sosteniamo con lo slogan "donna, vita, libertà". L'Unione europea il 17 ottobre ha sanzionato una parte dell'Iran per aver leso i diritti delle donne, impedendo ad alcuni esponenti del Governo iraniano di venire in Europa e confiscando tutti i beni in loro possesso nel nostro continente. Allo Stato italiano chiediamo di agire nello stesso modo» concludono i sindacalisti Margherita Grigolato di Cgil Veneto e Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Belluno Treviso.

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