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Villa Lattes, nei primi due mesi di apertura 1.500 visitatori

Restituita alla cittadinanza lo scorso 26 maggio dopo un lungo ed accurato restauro, la splendida dimora di Istrana, appartenuta all’avvocato Bruno Lattes e ora di proprietà del Comune, registra un’ottima affluenza grazie al museo dei carillon

ISTRANA Restituita alla cittadinanza lo scorso 26 maggio dopo un lungo ed accurato restauro, la splendida dimora di Istrana, Treviso, appartenuta all’avvocato Bruno Lattes e ora di proprietà del Comune di Istrana, registra un’ottima affluenza. E’ la curiosità a portare adulti e bambini nel piccolo prezioso museo: qui si possono ammirare una trentina di automi unici risalenti ai secoli dal XVIII al XX e provenienti da Italia, Francia, Germania e Svizzera, appartenuti a Lattes, che fu un insaziabile collezionista. Simbolo del museo è Il tamburino, automa della seconda metà del Settecento in divisa della Repubblica di Venezia, pezzo artigianale unico al mondo.

Ben 1.500 visitatori nei primi due mesi di apertura per Villa Lattes, a Istrana, Treviso: il piccolo prezioso museo allestito all’interno della magnifica dimora settecentesca che fu dell’avvocato Bruno Lattes (Treviso, 1876 – 1953) accoglie una trentina di automi e carillon scovati in tutta Europa e collezionati da Lattes e lo scorso 26 maggio ha ufficialmente aperto al pubblico (è visitabile giovedì pomeriggio, venerdì mattina e durante tutto il sabato e la domenica).

La dimora, che si inserisce a pieno titolo in un patrimonio architettonico, storico e artistico unico al mondo (sono circa 4 mila le ville venete in Veneto e Friuli Venezia Giulia), è stata oggetto di un lungo ed accurato restauro, che ne ha restituito il fascino e la maestosità originali. All’interno sono stati ricostruiti gli ambienti della casa così come idealmente voluta e vissuta dal Lattes ed è stata curata l’esposizione di una selezione degli automi più pregevoli e rari fra quelli da lui collezionati: si tratta di una raccolta di 27 pezzi, appartenenti ai Musei Civici di Treviso e concessi in comodato alla casa museo di Istrana, che contempla tutti gli aspetti della riproduzione meccanica della musica, dal carillon alla “monferrina”, all’armonium. Simbolo del neonato museo è Il tamburino, un automa della seconda metà del Settecento in divisa della Repubblica di Venezia: si tratta di un pezzo artigianale unico al mondo, sia per il soggetto (tamburino appartenente alla milizia veneta), sia per l’antichità (seconda metà del Settecento, di fattura veneziana), sia per la dimensione (sfiora il metro di altezza).

Il Tamburino - simbolo della Casa Museo Villa Lattes-2

“C’era molta attesa per la riapertura di Villa Lattes e per i suoi tesori, – spiega Mariagrazia Gasparini, sindaco del Comune di Istrana – tuttavia la risposta dei visitatori in questi primi due mesi di attività della casa museo ha superato le nostre aspettative, ripagandoci per il grande impegno e il lavoro svolto: si tratta di un pubblico eterogeneo, adulti ma pure molti bambini, e non solo trevigiano, c’è infatti chi viene a visitarci giungendo anche da fuori regione”.

Per il pregio della collezione, la Casa Museo Villa Lattes è equiparabile ad altri due importanti musei europei, il Museo Speelklok di Utrecht (Olanda) e il Museo del carillon e degli automi di Sainte-Croix (Svizzera). Nel corso dell’estate anche il parco della villa rivive grazie ad un nutrito calendario di appuntamenti che spaziano dalla musica, al teatro, alle proposte per i più piccoli: tra queste ultime, a settembre è in programma il campus estivo per far scoprire Villa Lattes e la sua storia ai bambini “Dlin dlon, è permesso?”, iscrizioni entro il 10 agosto (Ufficio Scuola del Comune di Istrana, tel. 0422 831815).

Visitare il museo e il territorio. Il museo, a partire dal 27 maggio 2018 sarà aperto giovedì 9.00 – 13.00, venerdì 15.00 – 19.00, sabato 9.00 – 12.00 e 15.00 – 19.00, domenica 9.00 – 13.00 e 14.00 – 19.00.

Biglietti e convenzioni: ingresso euro 5,00, ridotti e residenti nel Comune di Istrana euro 3,00 (gratuito per i residenti sabato 26 maggio pomeriggio)

Da sabato 26 maggio sarà disponibile anche la app del museo, utilizzabile sui tablet forniti all’inizio della visita.

Per informazioni: www.museovillalattes.it

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