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L'allarme dei produttori di carne: «Speculatori in azione, fermiamoli subito»

Nei giorni scorsi rallentato il ritiro di vitelli da carne malgrado la richiesta dei supermercati e crollo del 40 per cento dei prezzi alla produzione. La Coldiretti: «C'è chi gioca con la domanda e l'offerta per lucrare a spese di produttori e consumatori»

Le Coldiretti Treviso e di Belluno accendono il riflettore sul settore lattiero caseario e su quello zootecnico da carne: «Nel momento in cui c’è stata la corsa a fare scorte di carne  - spiega Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso e Belluno - si è smesso di ritirare i vitelli e questo non ha una logica. Il prezzo dei vitelli baliotti è crollato con perdite del 40 per cento. In più non sono stati ritirati per giorni quando nei supermercati la richiesta non mancava. Colpire gli speculatori è una priorità».

Gli agricoltori trevigiani e bellunesi rivolgono quindi un appello urgente a chi ha la competenza di vigilare i mercati. «In questa emergenza non si tratta di fare un ragionamento meramente economico - spiega Ciri -  c’è l’etica che deve essere considerata in primo piano, non si può tutelare il comportamento scorretto e speculativo di chi vuol trarre beneficio con artifizi e giochi tra domanda e offerta in un momento così delicato per i produttori ed i consumatori. Anche perché l’offerta di prodotto non manca e non vorrei che non venisse ritirato per falsare il mercato. Le imprese agricole in questo momento sono davvero il settore primario anche nella prospettiva di una ripresa: mangiare italiano oggi non è uno slogan promozionale, ma una vera necessità affinchè le nostre filiere non si fermino. Però bisogna proteggere il settore  dagli speculatori e si contrastino i tentativi di frode. Come sempre il prezzo di questi atteggiamenti  li pagano i produttori a monte e i consumatori a valle».  

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