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"Quando scoppia la pace": al via il laboratorio di storytelling sulla Grande Guerra

Nelle scorse ore si è svolta la prima lezione del corso rivolto ai giovanissimi per tenere in vita la memoria e gli avvenimenti occorsi durante il primo conflitto mondiale, un secolo fa

VITTORIO VENETO I ragazzi rileggono la Grande Guerra e la realizzazione della pace con i loro occhi e nuovi linguaggi. Dall’ideazione dello storyboard alla realizzazione di un cortometraggio. Si è svolto nella giornata di giovedì 26 aprile il primo incontro dei ragazzi coinvolti nell’iniziativa. Protagoniste le testimonianze del Museo della Battaglia e del nonno soldato di Luigi Marson presidente della Fondazione Minuccio Minucci.

I sistemi di comunicazione moderni, la creatività e gli occhi dei giovani d’oggi per rileggere, con la sensibilità delle nuove generazioni, gli eventi del primo conflitto mondiale. Non è facile per i giovani riflettere sul passato. Troppi i cambiamenti radicali e davvero epocali che separano i ragazzi del nuovo millennio dal mondo e dal contesto della Grande Guerra. Con l’obiettivo allora di facilitare questa riflessione e di raccontare per immagini il punto di vista dei giovani sul Centenario della Grande Guerra ha preso il via ieri, 26 aprile, il Laboratorio di Video Storytelling “Quando scoppia la pace” promosso dall’Assessorato alla Politiche Giovanili di Vittorio Veneto con il Progetto Giovani-Spaccatempo.

Il laboratorio coinvolge una decina di ragazzi tra i 14 e i 18 anni che sotto la guida di due giovani storytellers formatisi con progetti precedenti, dovranno progettare e realizzare un prodotto multimediale, un cortometraggio, sul tema “Quando scoppia la pace”, utilizzando una strumentazione professionale e - in una fase iniziale - anche semplicemente i propri smartphone per studiare le inquadrature con le quali “ri-narrare” la storia. Ma le giovane generazioni poco o nulla conoscono della Grande Guerra, per età, perché si studia poco, perché provenienti da altri Paesi, perché nessuno in famiglia trasferisce loro racconti, esperienze generazionali risalenti a ormai 100 anni fa. Così il primo incontro di ieri è stato all’insegna della memoria e della conoscenza, con una visita guidata al Museo della Battaglia e la testimonianza dell’Ing. Marson, presidente della Fondazione Minuccio Minucci, che ha raccontato la storia del proprio nonno, soldato durante la prima guerra mondiale. Sarà dalla riflessione su quanto appreso, dal dibattito e dalla libera creatività   che grazie a questo laboratorio - della durata di un mese -  si potrà sviluppare una coscienza storica sulla Grande Guerra e sul percorso che ha portato alla realizzazione della pace: sarà da questo tuffo nel passato che nascerà un nuovo racconto di pace.

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