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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Del Vecchio, in cinquemila per i funerali ad Agordo: «Lavoratore eccezionale»

Giovedì 30 giugno al Palaluxottica l'ultimo commosso saluto al patron di Luxottica. La moglie Nicoletta e il figlio Claudio hanno ricordato il suo enorme amore per la fabbrica e per i dipendenti

Si sono conclusi con un lungo applauso i funerali di Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica mancato lunedì scorso, 27 giugno, a Milano. Circa 5mila le persone che hanno partecipato giovedì 30 giugno alle esequie al Palaluxottica di Agordo, in provincia di Belluno, paese dove Del Vecchio aveva fondato nel 1961 quello che sarebbe diventato un colosso nel settore dell'occhialeria. Dopo la cerimonia, con gli interventi commossi di diversi membri della famiglia e l'omelia del vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni, il lungo applauso del Palaluxottica per salutare il feretro. Alla cerimonia erano presenti il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, Francesco Gaetano Caltagirone, Luciano e Alessandro Benetton, il presidente di Generali, Andrea Sironi, l'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel e l'ex amministratore delegato di Luxottica, Andrea Guerra.

Il ricordo della moglie

Nicoletta Del Vecchio, moglie del fondatore di Luxottica, ha salutato il marito con queste parole: «I dipendenti Luxottica erano come dei figli per lui, ha lasciato in eredità sicuramente qualcosa di straordinario che sono sicura porterete avanti nel migliore dei modi. Leonardo, vostro presidente, amico, padre, vorrebbe che io dicessi che lui sarà sempre qui con voi, che potrà sempre riuscire a darvi dei consigli, tanti ve li ha già dati - ha continuato -. Dovete continuare ad essere forti, determinati e ad andare avanti».

Le ultime parole

«Mio padre si emozionava solo quando parlava dei suoi operai. Fino all'ultimo ha pensato ai suoi dipendenti. Quando sono andato a trovarlo per l'ultima volta in ospedale, l'ho visto nervoso. Salutandolo, gli ho detto che andavo ad Agordo, a vedere la fabbrica che non vedevo da tempo a causa del Covid. In quel momento il suo viso si è illuminato e ha fatto un gran sorriso. E mi ha detto: "la fabbrica, è così bella adesso"». Claudio Del Vecchio, figlio di Leonardo, ha raccontato con queste parole l'ultimo incontro con il padre morto lunedì scorso a Milano. «Il suo sogno non si sarebbe potuto realizzare senza la dedizione e la fiducia dei dipendenti Luxottica. Vi ha spinto, tirato e incoraggiato e vi lo avete ripagato con il vostro sforzo e il vostro attaccamento. Nel corso della sua vita ha preso dei rischi che altri imprenditori non hanno voluto mai correre, perché sapeva che c'eravate voi dietro» ha aggiunto.

L'omelia

Molto attesa l'omelia del Vescovo Marangoni: «Ci rivolgiamo a te, Leonardo, e ti chiediamo: ma come è possibile che un seme simile a un granello di senape, il più piccolo di tutti i semi, seminato in un campo, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante? È la parabola di vita che tu hai condiviso con noi qui». Nel corso delle esequie ad Agordo, in provincia di Belluno, il
vescovo ha paragonato Del Vecchio ad un granello di senape, cresciuto insieme a una grande famiglia, quella dei suoi dipendenti. «Leonardo si è realmente appassionato al vissuto di questa nostra gente a cui ha donato l'arte e il genio del suo essere un lavoratore eccezionale» ha concluso monsignor Marangoni.

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