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Una bussola per il Covid-19: ben 50 voci per rileggere in un mese l’enciclica "Laudato si’"

L’enciclica di Papa Francesco sulla “cura della casa comune” aiuterà a riflettere su questo tempo e sullo stile con cui “ripartire”

La "Laudato Si’", l’enciclica di Papa Francesco sulla “cura della casa comune”, può aiutare a riflettere su questo tempo e sullo stile con cui “ripartire”. Ogni giorno, dal 1° al 31 maggio, giorno di Pentecoste, varie voci del mondo ecclesiale, della cultura, della scienza, delle istituzioni e dell’economia, si alterneranno nel leggere, con un loro brevissimo commento, tutta l’enciclica in “piccole dosi” quotidiane. I video, realizzati nei propri studi, nelle proprie case, saranno pubblicati ogni giorno alle 17 nella pagina Facebook dell’Istituto superiore di Scienze religiose "Giovanni Paolo I”, con la collaborazione delle Diocesi di Belluno-Feltre, Treviso e Vittorio Veneto.

Venerdì 1° maggio hanno dato il via all’iniziativa il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, e padre Athenagoras Fasiolo, ortodosso, rettore del monastero di Santa Barbara di Montaner di Sarmede. Sabato 2 si sono avvicendati mons. Gianfranco Agostino Gardin, vescovo emerito di Treviso, e la giornalista Rai Maria Pia Zorzi. Tra le altre voci i vescovi di Belluno – Feltre e di Vittorio Veneto, un giovane del movimento “Fridays for future”, rappresentanti delle comunità islamica ed ebraica del Veneto, e poi docenti, biblisti, attori, musicisti e imprenditori. «La situazione attuale del mondo “provoca un senso di precarietà e di insicurezza, che a sua volta favorisce forme di egoismo collettivo”. […] Eppure, non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, al di là di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro imposto» (Laudato Si’ n. 204-205).

L’attualità dell’Enciclica, a cinque anni dalla sua pubblicazione, ha fatto emergere, nel gruppo dei docenti e degli studenti dell’ISSR Giovanni Paolo I, il desiderio di “rileggere” questo testo durante la “Fase 2” della crisi legata a Covid-19: nel momento di ripartire, pur con molta lentezza a con tutte le attenzioni necessarie, sembra importante dialogare e riflettere molto, anche se costretti ad agire con un certa “velocità”, affinché non si punti a “riportare tutto come prima”, né a pensare che, in maniera “magica”, “comunque cambierà tutto”. C’è il rischio concreto che non cambi niente, se non in peggio: a meno che, non si approfitti di questa “sosta forzata” per pensare insieme alle scelte da fare nelle prossime settimane, mesi, anni.

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