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"Libertà di essere": una libellula contro la violenza sulle donne

Asolo presenta il logo che potrà essere utilizzato per tutto il 2020 in tutti gli eventi ospitati nel Comune dedicati alla parità di genere e alla lotta alla violenza sulle donne

La sensibilizzazione contro la violenza sulle donne? Non è un messaggio da diffondere solo in occasione del 25 novembre, Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, o dell'8 marzo. È lo spirito che anima il progetto “Libertà di essere”, promosso dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Asolo. 

L'iniziativa ruota attorno alla creazione di un logo, che presenta la figura stilizzata di una libellula, di colore viola. L'immagine, ideata dall'Assessore alle Politiche Sociali Andrea Canil e dall'educatrice del Comune di Asolo Annalisa Pinton, è stata quindi elaborata dalla graphic designer Crystal Soligo. La novità sta nel fatto che il logo potrà essere utilizzato nel corso di tutto il 2020  in tutti gli eventi e le manifestazioni che si svolgeranno nel Comune di Asolo e che affronteranno in qualche maniera il tema della parità di genere e della lotta alla violenza sulle donne. Il progetto è nato lo scorso novembre, quando proprio in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne l'Amministrazione comunale ha convenuto che non si può parlare dell'argomento solo in queste occasioni ma bisogna continuare a parlarne in modo approfondito e trasversale, coinvolgendo il maggior numero di attori, promuovendo la contaminazione tra le varie realtà e associazioni e adottando diverse strategie. Da qui l'idea di un logo che vada ad identificare tutti questi eventi. 

Perché la scelta di una libellula quale immagine-simbolo dell'iniziativa? Perché la libellula evoca innanzitutto un significato di libertà e leggerezza. Inoltre possiede ali delicate, ma robuste; ha una corazza che le serve da difesa e nel corso della sua vita muta anche dieci volte, rappresentando la continua voglia di cambiare. Dal punto di vista del messaggio grafico, il colore viola è stato scelto come segno di “rinascita” e la pennellata aperta che delinea il contorno vuole significare un segno di apertura da un cerchio che opprime. Anche il nome del progetto, “Libertà di essere”, è una frase aperta. Ciascuna donna può completarla con il verbo che meglio esprime le proprie aspirazioni, il proprio carattere e i propri desideri: Libertà di essere rispettata, accettata, amata, compresa, orgogliosa, fragile. A beneficio di tutte le associazioni, gruppi e altri sodalizi che nell'anno in corso organizzeranno ad Asolo incontri ed eventi sulla tematica, l'Amministrazione comunale mette a disposizione un “Brand Manual” che le specifica le istruzioni per l'utilizzo del logo. L'assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Asolo, e con esso l'intera Amministrazione comunale, è costantemente impegnato nella diffusione di una cultura di parità di genere e di contrasto agli abusi sulle donne. Coscienti che alla base delle azioni di violenza sulle donne vi sia principalmente un problema di tipo sociale e culturale, i servizi sociali comunali ritengono pertanto importante adottare azioni continue di sensibilizzazione sul tema. Con “Libertà di essere”, questa ferma convinzione trova il suo filo conduttore, invitando gli attori del territorio a rendersi protagonisti di questa azione culturale, nel segno della libellula, per alzare l'asticella della lotta alla violenza di genere e non abbassare la guardia. 

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