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Loria in festa, torna dopo 23 anni il Palio dei quattro Cantoni

Sono giorni di grande fermento e di attesa dove sono entrati nel vivo in questi giorni i preparativi della manifestazione. Crearo, Cornirotti, Ronchi e Pojagola da giorni sono addobbati ciascuno con il proprio colore, rispettivamente, celeste, verde, bianco e giallo

LORIA A partire da sabato si entra nel vivo della manifestazione promossa grazie al contributo del Gruppo Gaia, del Gruppo Alpini, dell’Oratorio NOI, del Calcio Loria e della Scuola dell’Infanzia. Ad aprire la serata, Luigi Favero, che presso la sala Primo Visentin, presenterà il suo libro appena pubblicato dal titolo “Loriati”, che racconta, attraverso parole e foto, 100 anni di vita del paese: i suoi abitanti, le sue tradizioni, i riti, le feste, i personaggi. Interverranno Silvano Marchiori, sindaco di Loria, Alessia Andreola, assessore alla cultura, Italo Facchinello, cittadino onorario di Loria e Giacinto Cecchetto, storico. Quindi l’inaugurazione della mostra di Foto d’epoca curata dallo stesso Luigi Favero presso la Sala mostre della Biblioteca comunale. Quindi, alle 18.30, è in programma la sfilata dei 4 Cantoni a partire dal parcheggio del Superloria, e alle 19.00 la Santa Messa animata dai bambini della scuola d’infanzia e alle 19.45 la recita dei bambini e la consegna della “Pagella di promozione”. Domenica 20 maggio, la manifestazione si apre alle 10.00 con la 23ma biciclettata con partenza dal piazzale della Chiesa. L’arrivo è previsto alle 12.00 con pranzo comunitario. Alle 14.00 iniziano i giochi presso il campo sportivo parrocchiale e che vedranno le squadre dei 4 Cantoni sfidarsi. Alle 17.00 infine, l’estrazione della sottoscrizione a premi e la proclamazione del Cantone vincitore.

LA MOSTRA DI FOTO D’EPOCA sarà in visione presso la sala mostre della biblioteca comunale da Sabato 19 maggio a domenica 3 giugno con i seguenti orari: Lunedì 15.00 - 18.30, Martedì 15.00 - 18.30, Mercoledì 15.00 - 20.00, Giovedì 15.00 - 18.30, Venerdì 9.00 - 12.30, Sabato 15.00 - 17.00, Domenica 10.00 – 12.00, 15.00 - 19.00.

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I 4 CANTONI

CREARO Il Cantone denominato “CREARO” è quello situato a nord-ovest di Loria e più precisamente a nord del torrente Volon, che nel percorso da Bessica verso Loria con le sue esondazioni, nei secoli scorsi ha creato un limo, una specie di terreno creoso detto appunto Crearo. Questi terreni sono formati da un impasto morbido, senza sassi, molto meno compatto e resistente di quello lungo il corso del Muson. Il Volon, che noi chiamiamo Bolon, è un torrente che nasce a Borso del Grappa e dopo aver attraversato il Comune di San Zenone degli Ezzelini, un tempo dava spinta ed energia al mulino Tre pale di proprietà Comacchio a Bessica. Entrando a Loria ha fatto girare le ruote dei mulini delle famiglie Bastianon e Favrin fino agli anni ’70. Imboccando l’attuale via Cacciatora e proseguendo verso nord, dopo un po’ si incontra la località “BOSCHI”. Il toponimo sta ad indicare che un tempo in quella zona sorgeva il bosco comunale che forniva legname a tutto il paese. La zona a nord-ovest di Loria è però più rappresentata dal toponimo “COMUNELLA”, antica località al confine con Ca’ Rainati e precisamente la zona che comprende le famiglie Cerantola, Alberton, Canil e Dalla Rizza. La “COMUNELLA” confinava con la vicina località “PIETRAFOSCA”, a nord di Bessica, dove in tempi antichi sorgeva un Sacello o piccola Cappella dedicata a San Valentino.

CORNIROTTI Il Cantone denominato “CORNIROTTI” è quella situata a nord-est del paese. La denominazione esatta è “CORNOROTTO”che sta ad indicare una via senza uscita. Ma il più appropriato toponimo per quella zona sarebbe “MANZOLINO” un tempo località con Cappella e Oratorio dedicato a San Giorgio che comprendeva la zona a nord del paese, la borgata dei Battistella e tutte le case di Spineda di qua del Muson verso Loria. Lo stemma era appunto rappresentato dalla testa di un manzo che se lo immaginiamo rivolto verso nord, il corno di sinistra va verso la Comunella mentre quello di destra è troncato, quindi corno rotto. In tempi antichi e fino agli anni ’70 nella zona scorreva il Musonello: un canale artificiale creato con le acque del Muson. Con la sua costante portata d’acqua, faceva girare la grande ruota in legno che azionava il “Maio” del vecchio Leandro Fabris e successivamente dei suoi figli Angelo e Gaspare detti appunto “Maiari”. Un altro antico toponimo è la CALLALTA, importante via di comunicazione che da Treviso conduceva a Bassano passando per Loria mentre la via STRABASSA scendendo verso mattina, attraversa il Musonello all’altezza delle famiglie Loro e termina dentro l’alveo del Muson.

RONCHI Il Cantone denominato “RONCHI” indica la più grande e fertile campagna di Loria che si estende a sud-ovest del paese verso Ramon Campagna. “RONCHI” sta ad indicare un terreno roncato, tagliato con la roncola. Nei tempi antichi probabilmente gli abitanti avevano deciso di disboscare tale zona ed avviare la prima rudimentale agricoltura dopo secoli di pastorizia. Roncato era anche un cognome molto in uso fino a qualche anno fa. Tale campagna è stata fortemente deturpata dalla decisione di aprire negli anni ’60 una cava poi diventata discarica che ha stravolto l’equilibrio e la bellezza dell’intera zona agricola. Dopo i “RONCHI”, verso ovest si incontra un’altra antica zona denominata “BISSA”. E’ quella che va dalle case Frattin e Padovan fino al Capitello di San Martino detto appunto “Capitello della Bissa”. Un altro toponimo antico sempre a sud del paese erano le famose “FOSSE”: un lungo e ampio invaso che raccoglieva le acque piovane della zona alta del paese facendole defluire lentamente. Ora che le Fosse sono state completamente interrate, capita che a seguito di abbondanti piogge si creino allagamenti, specialmente nella zona attorno all’antica osteria “al Moraro”.

POJAGOLA Poco si sa invece del toponimo “POJAGOLA”, Cantone che sta ad indicare la zona a sud-est di Loria. Una ipotesi è quella che derivi da una storpiatura di pojana, grosso uccello un tempo presente nella nostra zona da cui Pojana, nome dialettale di Poggiana, frazione di Riese che sorge al di là del Muson. Da ricordare che il Muson con il suo andamento sinuoso fa da confine est del Comune di Loria con i vicini paesi di Spineda e Poggiana. Questa zona è diventata famosa per un tragico episodio avvenuto alla fine della Seconda Guerra Mondiale e precisamente il 29 aprile 1945. Il Prof. Primo Visentin, nome di battaglia “MASACCIO” comandante la Brigata partigiana “Martiri del Grappa”, durante una trattativa con dei soldati tedeschi in ritirata asserragliati nella grande casa colonica delle famiglie Piotto, venne assassinato in circostanze misteriose da un suo compagno d’armi appostato alle sue spalle. Da allora la via è intitolata all’eroe scomparso, Medaglia d’oro al valor militare. Un busto in bronzo, opera del compaesano Sergio Comacchio, è da qualche anno posto a ricordo sulla zona dell’eccidio. In via Masaccio, nel dopoguerra, i fratelli Gino e Giuseppe Porcellato, ex partigiani, iniziarono una attività di commercio di piante ornamentali e da frutto che negli anni ha visto un’importante crescita che continua tuttora sotto la direzione dei loro figli e nipoti.

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