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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale

Malore lungo il Sile, premiati i soccorritori intervenuti per salvare un 68enne

Giovedì 20 aprile alla Cittadella della Salute, l'Ulss 2 ha premiato i salvatori del 68enne di Casale sul Sile colpito da arresto cardiaco nel giorno di Pasquetta. «Fondamentale intervenire subito»

«Tutto è avvenuto con molta naturalezza, ci siamo capiti al volo, coordinandoci per salvare la vita di quell'uomo: non si tratta di un gesto straordinario, abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere di cittadini. Siamo felici e grati che oggi quella persona stia bene». Raccontano così Giulia, Marco e Francesco la loro "insolita" Pasquetta: lunedì 10 aprile i tre erano convinti di passare una giornata tranquilla, camminando lungo il Sile invece si sono trovati a organizzare, in tempi rapidissimi, una perfetta "squadra di soccorso", in attesa dell'arrivo del Suem, che ha permesso di salvare la vita a un 68enne di Preganziol, colpito da arresto cardiaco.  Giulia Spolaore, infermiera 23enne in Unità coronarica a Mirano, è stata la prima ad accorgersi dell'uomo colpito da un malore mentre andava in bicicletta, ed è prontamente accorsa in suo aiuto iniziando il massaggio cardiaco, mentre Francesco Peruzzo, giardiniere 26enne, con il suo gommone recuperava il defibrillatore pubblico collocato sull'altra sponda Sile. Il caso ha voluto che di lì passasse in quel momento anche Marco Marcanzin, 33enne medico specializzando in ortopedia all'ospedale di Conegliano, che è corso in aiuto alternandosi con Giulia nel massaggio cardiaco e nella defibrillazione. Per ringraziare i tre giovani il direttore generale, Francesco Benazzi, ha voluto consegnare loro un attestato di benemerenza. Alla cerimonia, svoltasi questa mattina alla Centrale operativa del Suem, sono intervenuti anche il sindaco e l'assessore alla scuola, sicurezza sociale e famiglia di Casale sul Sile che hanno donato ai giovani fiori e un libro del Comune. 

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I commenti

«I ragazzi sono stati bravissimi: hanno avuto il sangue freddo per gestire un evento improvviso eseguendo un perfetto massaggio cardiaco e praticando correttamente le manovre di primo soccorso - ha commentato la dottoressa Marialuisa Ferramosca, primario del Suem di Treviso -. Non si tratta di un gesto scontato: in Italia c'è un arresto cardiaco ogni 9 minuti, e solo il 15% delle persone colpite riceve un massaggio cardiaco, manovra fondamentale per salvare la vita».

«Al medico e all’infermiera che sono intervenuti prontamente sul posto, così come a coloro che sono andati a recuperare il defibrillatore, contribuendo a salvare la vita del 68enne che aveva avuto l’arresto cardiaco, vanno la mia riconoscenza e il mio apprezzamento -  conclude il direttore generale, Francesco Benazzi -. Si conferma, anche in quest’occasione, l’importanza di un intervento tempestivo e della presenza capillare, sul territorio, dei defibrillatori». 

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