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Giovedì, 25 Aprile 2024

Oderzo scende in piazza contro il Dpcm, l'urlo della folla: «Libertà!»

Lunedì 26 ottobre, alle ore 18, il flashmob nato su Facebook da cittadini e negozianti in contemporanea con la manifestazione di Piazza dei Signori a Treviso

Non c'è solo Treviso: lunedì 26 ottobre alle ore 18 anche Piazza Grande a Oderzo è stata teatro di un flashmob improvvisato da cittadini, commercianti e istituzioni locali per manifestare contro le norme del nuovo Dpcm.

Flashmob Dpcm Oderzo

Il tam tam partito su Facebook si è trasformato in poche ore in una manifestazione di piazza con decine di persone accorse in centro. Insieme a cittadini e commercianti, sono arrivati sindaci e consiglieri regionali guidati da Maria Scardellato (sindaca di Oderzo) che ha aperto la mobilitazione con queste parole: «Siamo tutti nella stessa barca: mi sono presentata qui per dimostrarvi la nostra vicinanza come istituzioni. Sappiamo che la situazione non è facile, ma dobbiamo fare del nostro meglio per uscirne. A chi ha la fortuna di lavorare in questo periodo di crisi chiedo di lavorare il doppio in segno di solidarietà nei confronti di chi un lavoro l'ha perso. E' chiaro che deve tornare al più presto la possibilità di lavorare per tutti quanti. Le attività penalizzate dal Dpcm si erano già adeguate alle norme post-lockdown. Io non ho la soluzione magica, ma chiudere tutto alle 18 come è stato fatto non ha alcun senso» ha concluso il sindaco di Oderzo. Al suo fianco anche il primo cittadino di Motta di Livenza, Alessandro Righi, il consigliere regionale Roberto Bet, il sindaco di Fontanelle, Ezio Dan, e tanti altri amministratori locali della zona dell'Opitergino-Mottense. Ovazione all'arrivo di Elena e Beppo Tonon che hanno scelto la loro Oderzo per manifestare al fianco di commercianti e ristoratori colpiti. Numerose le testimonianze di chi si è trovato a chiudere alle 18 o addirittura del tutto la propria attività. Presenti anche i lavoratori dello spettacolo, arrivati a un duro faccia a faccia con il sindaco chiedendole di portare le loro richieste al Governo il prima possibile. Carabinieri e polizia locale hanno sempre monitorato la situazione in piazza dove, nonostante le svariate raccomandazioni del sindaco, si sono formati assembramenti in più occasioni con un gruppetto di giovani che ha intonato a gran voce il coro: «Libertà!». Scene da vera mobilitazione popolare.

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