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Ottocento studenti trevigiani in piazza con Libera contro le mafie

Cinquantamila giovani hanno invaso le strade di Padova per la giornata nazionale promossa da Libera contro le mafie. Tra i partecipanti anche moltissimi giovani trevigiani

Quindici pullman, oltre 800 studenti trevigiani, presenti giovedì mattina, 21 marzo, in Prato della Valle a Padova, per la  XXIV Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di mafia, promossa da Libera contro le Mafie.

Grande risultato di partecipazione, frutto della rete tra Volontarinsieme – Csv Treviso, il presidio trevigiano di Libera e l’ufficio scolastico Provinciale. Insieme agli studenti, accompagnati da docenti motivati e sensibili al tema, anche una rappresentanza dei giovani in servizio civile presso le associazioni e alcuni volontari. Tra gli istituti protagonisti della giornata da Castelfranco il Liceo Giorgione, l’Isiss Rosselli, l’Isiss Florence Nightingale, da Valdobbiadene l’Istituto Comprensivo di Valdobbiadene e l’Isiss Verdi, da Oderzo e Motta di Livenza l’Isiss Obici e il Liceo Scarpa, da Conegliano il Liceo Marconi, l’Isiss Da Collo, l’Istituto Cerletti, da Vittorio Veneto l’Ipssar Bletrame, da Mogliano il Liceo Berto, da Carbonera alcune classi delle scuole medie, da Pieve di Soligo l’Isiss Casagrande, da Treviso il liceo G. Galilei e la Rete Studenti Medi che rappresenta più istituti.

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«La giustizia sociale è un tema che da sempre è nel cuore del volontariato e trasmettere questo valore fondamentale ai giovani è un dovere e un obiettivo primario per chi fa servizio – ha detto ai giovani il presidente Alberto Franceschini – Spero che questi ragazzi siano già impegnati in azioni di solidarietà, che sentano forte l’impegno per un mondo migliore. Sono convinto che la partecipazione a questa giornata possa far nascere in loro una nuova consapevolezza e il desiderio di essere cittadini attivi e attenti ai bisogni della comunità. Non è più tempo di “navigatori solitari” come ci ricorda spesso don Luigi Ciotti, l’esistenza di ciascuno di noi trova senso nella condivisione con l’altro».

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