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Congresso Cgil, Marcon esclusa dal direttivo provinciale: è polemica

Il rifiuto arrivato direttamente da Paolino Barbiero della Cgil Treviso, rompendo così una prassi consolidata in Cgil nelle nomine dei componenti delle minoranza normalmente ratificate con voto anche dalla maggioranza

Congresso Cgil Treviso ad alta tensione: nel direttivo di giovedì 14 luglio, con un colpo di mano, i vertici della Cgil trevigiana (area Pd) hanno impedito con voto contrario l'entrata di Manuela Marcon nel direttivo provinciale. Il rifiuto sarebbe legato alle posizioni non allineate ai vertici della Cgil della Marca. 

Manuela Marcon è stata giovane operaia e RSU/RLS Fiom Electrolux, Segretaria Fiom Treviso negli anni 2000-2010. Nell'ultimo decennio ha maturato ulteriori esperienze professionali di alto profilo fuori dal contesto sindacale, anche come collaboratrice con enti della Regione Veneto, rimanendo sempre legata e iscritta al sindacato. Passionaria, con grande esperienza professionale e sindacale, è stata poroposta dal documento “Le radici del sindacato” che presenta anche a Treviso con un documento critico sulla conduzione sindacale,  rinuciataria e deferente, verso imrpese e governi nazionali e locali, a danno dei lavoratori. Il rifiuto è arrivato direttamente da Paolino Barbiero della Cgil di Treviso, intervenuto personalmente per imporre il voto contrario nel palamentino del sindacato trevigiano, rompendo così una prassi consolidata in Cgil nelle nomine dei componenti delle minoranza normalmente ratificate con voto anche dalla maggioranza. A favorire il rispetto nelle sostituzioni quale tutela delle minoranze è intervenuta anche la Cgil nazionale, segnalando e ribadendo il necessario rispetto della regola non scritta nelle sostituzioni.

Il commento

«La decisione di rifiutare una donna rispettata come la Marcon è il segnale più chiaro e emblematico del pessimismo e paura che vige nella Cgil trevigiana per questo congresso, che cade in un momento di grave difficoltà e pressione sul potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, anche in questa provincia - le parole di Augustin Breda -. Il diffuso malcontento sulle retribuzioni, ferme da tempo, per la precarietà  dilagante e le condizioni di lavoro che degradano nel rischio salute, fa sentire i lavoratori abbandonati. Istanze condivise e rappresentate per l'appunto dalla opposizione interna della Cgil che si riconosce nel documento “Le radici del sindacato”, del quale la Marcon Manuela, per storia, integrità e determinazione, oltre che per essere molto conosciuta sul territorio da lavoratrici e lavoratori trevigiani, ben può rappresentare nel confronto congressuale con gli l'apparti della Cgil». Il congresso si aprirà nelle prossime settimane.

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