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Attualità Maserada sul Piave

Maserada sul Piave, il Comune: via la scritta "Comune per la pace"

Alla base della decisione della nuova Giunta, la "scarsa ricaduta sul territorio" ed il costo annuo (280 euro). L'ex primo cittadino Anna Sozza: «Siamo di fronte a un atto che svilisce l'eredità storica e culturale»

Sui cartelli di ingresso al paese di Maserada sul Piave, non vedremo più la scritta "Comune per la pace". Con la delibera n. 99 del 17.09.2019, l'amministrazione comunale di Maserada ha infatti deciso di recedere dall'adesione al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace. L’organismo riunisce più di 550 Comuni di tutta Italia e dal 1986 promuove percorsi di educazione permanente nelle scuole, organizza la Marcia per la pace Perugia-Assisi, produce materiali di informazione e sensibilizzazione sul tema della pace e dei diritti umani e – tra le altre cose - coordina raccolte fondi promossi dalle singole amministrazioni in occasioni di eventi calamitosi.

Alla base della decisione della nuova Giunta, la 'scarsa ricaduta sul territorio' ed il costo annuo. «Parliamo di una quota di adesione di 280 euro all'anno in un bilancio di parte corrente di circa 4 milioni e mezzo di euro, pari allo 0,00003% -commenta con rammarico l'ex Sindaco Anna Sozza, capogruppo dell'opposizione con Progetto Comune- Ci sono decisioni che, al di là del loro contenuto specifico, assumono un forte valore simbolico. Siamo di fronte a un atto che svilisce l'eredità storica e culturale di Maserada sul Piave a pura questione di (mini) budget».

Un paese che nel suo stesso nome porta la memoria della Grande Guerra: negli anni trenta al nome "Maserada" venne aggiunto "sul Piave" a memoria degli eventi tragici e gloriosi della prima guerra mondiale che lo coinvolsero da vicino ed oggi ospita il Museo Civico Naturalistico e Storico della Grande Guerra proprio nel Palazzo comunale Don Romero. La revoca al Coordinamento nazionale segue quella della convenzione sui Servizi Sociali associati firmata lo scorso luglio dal neo Sindaco Lamberto Marini, frutto di un percorso di studio lungo oltre sette anni che aveva l’obiettivo di offrire maggiore continuità di servizio ai cittadini, condividendo i costi.

«In un momento storico in cui tutti gli Enti Locali lavorano alla costruzione di patti di collaborazione per valorizzare il bene comune, stiamo assistendo ad una superficiale politica di smantellamento, priva di proposte e di capacità. Non staremo a guardare in silenzio»: sono le dichiarazioni dell'opposizione di “Progetto Comune guidata da Anna Sozza.

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