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Medici no vax: l'Ulss 2 invia le prime diffide per la sospensione

Se entro cinque giorni il personale ancora vaccinato non provvederà a regolarizzare la propria posizione scatterà il taglio dello stipendio e la sospensione fino a dicembre

Ci siamo, il momento è arrivato. Nelle ultime ore sono difatti iniziate a partire le prime lettere di diffida ai medici no vax dell'Ulss 2 Marca trevigiana. Da domani, se il personale sanitario interessato dal provvedimento non provvederà a regolarizzare la propria posizione aderendo alla campagna vaccinale entro 5 giorni, scatterà il taglio dello stipendio e la sospensione dal lavoro fino a dicembre. Come riporta "il Gazzettino", però, l'Azienda sanitaria starebbe anche pensando ad una soluzione differente nel caso in cui interi reparti dovessero rimanere scoperti a causa di medici, infermieri o oss non vaccinati. In questo caso, dunque, l'idea sarebbe quella di prevedere per tutti loro un tampone quotidiano così da scongiurare ogni possibile pericolo. In ogni caso, per ora si continuerà con il pugno duro nei confronti dei 180 operatori sanitari (tra cui 14 medici, 3 dottori di famiglia e una decina di farmacisti) che, per un motivo o l'altro, non si sono ancora sottoposti alla prima dose del vaccino. Negli ultimi giorni alcuni hanno fatto pervenire dei certificati medici di esenzione dal vaccino per motivi medici, ma per la maggior parte dei colleghi ancora non è giunta una giustificazione valida per non procedere con l'inoculazione del siero. Ma non è tutto. La commissione medica dell'Ulss che sta valutando i singoli casi starebbe passando al vaglio anche la posizione di altri 2.300 operatori sanitari che non si sarebbero completamente vaccinati.

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