Messa per la solennità di San Liberale: presente anche il vescovo emerito Paolo Magnani
Mons. Tomasi: «San Liberale testimone affidabile, modello e sostegno anche per noi oggi. Affidandosi a Dio, Liberale ha aperto vie di speranza, sovvertendo la logica della violenza col dono di sé»
Dopo due anni in cui è stato ricordato in una chiesa semivuota a causa delle restrizioni per la pandemia, mercoledì sera, 27 aprile, San Liberale ha raccolto in cattedrale a Treviso una bella folla di fedeli, per la messa presieduta dal Vescovo nella solennità del patrono della diocesi e delle città di Treviso e di Castelfranco Veneto.
Oltre al vescovo emerito Paolo Magnani, sono stati molti i sacerdoti che hanno concelebrato. Presenti le autorità civili e militari, tra cui il Sindaco, il Prefetto, il Questore e il Comandante provinciale dei carabinieri. Tra i fedeli, una nutrita rappresentanza di laici dell'Azione cattolica, di cui san Liberale è patrono. Mons. Tomasi ha definito Liberale (un laico che era stato soldato) "testimone affidabile e coerente, modello e sostegno, patrono. Anche lui, come Paolo e Silla (protagonisti della prima lettura della messa, ndr), apre vie di speranza sovvertendo le logiche del mondo e della violenza, affidandosi completamente a Dio che dona la forte mitezza che si manifesta nel dono di sé".
Una testimonianza concreta, viva, incarnata nella storia, di cui c'è profondo bisogno anche in questo tempo. “L'annuncio del Vangelo di Cristo deve per sua stessa natura essere calato nella vita, deve lasciare traccia concreta nell'esistenza – ha sottolineato mons. Tomasi -. Deve essere impastato di realtà, per divenire storia ed esperienza di una Parola creativa e creatrice. I santi, ciascuno a suo modo, affascinano perché realizzano cose nuove, nuove realtà, modi nuovi di relazione come conseguenza dal loro rapporto vivo con Dio. Anche oggi abbiamo bisogno di questa testimonianza del nostro patrono: non sono la logica del conflitto, delle armi e della guerra ad aprire ad un futuro di bene e di pace. Paolo e Sila sono creativi nel bene e così anche Liberale: la loro coraggiosa e forte dedizione ci siano da modello, contro la tentazione forte ma sbrigativa di pensare secondo modelli di contrapposizione e di morte”. Perché "credere che in Gesù vediamo Dio dà una qualità nuova alla nostra esistenza, motiva scelte coraggiose di testimonianza evangelica e fa di noi autentici costruttori di pace".
“San Liberale - ha concluso il Vescovo - ci sostenga con la sua intercessione in questo cammino, e ci aiuti a “guardarci dai falsi dei”, lui che ha combattuto contro l’eresia ariana. Ci aiuti a guardarci dalle false immagini di Dio che ci allontanano da Lui e dai fratelli - rendendolo distante ed irrilevante - e dalle lusinghe di scorciatoie – come sono violenza, potere, ricchezza – che sempre allettano ma infallibilmente tradiscono”. Al termine della messa, il Vescovo ha presieduto la preghiera dei secondi Vespri, durante i quali le cooperatrici pastorali diocesane hanno rinnovato la loro consacrazione. Mons. Tomasi ha ringraziato il Signore "per il dono che siete per la nostra diocesi. La vostra dedizione e la vostra fedeltà sono dono per la Chiesa di Treviso".