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Da Monastier al Senegal, una "catena solidale" di 6mila chilometri

Partito un container con ecografi, un mammografo, letti e macchinari per l’anestesia

Cinque ecografi, un mammografo, due macchinari per l'anestesia, una trentina di letti, comodini e strumentazione per l'endoscopia. Tutto materiale che servirà per l'ospedale di Saint Louis in Senegal dove purtroppo i pazienti fanno fatica a curarsi perché questi macchinari non esistono oppure, quelli in dotazione, sono rotti e non si possono più aggiustare. E’q uanto donato dal Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier e da Orietta Trevisanato Presidente del centro per la salute “Blue Medical Group” di Godega di Sant'Urbano, all’associazione “Des Amis De Enfance De Sindonè” su iniziativa del trevigiano Mouhamadou Moustapha Fall coordinatore e responsabile fund rising.

Meno di 2 anni fa un suo caro amico, vittima di un incidente stradale, è morto all'ospedale di Saint Louis proprio per la carenza di strumentazione all’interno del nosocomio che ora sta facendo molta fatica a reggere, anche a causa della pandemia. Da quel momento Moustapha, in Italia con la moglie e due figli dal 2001 e stock manager in una boutique in centro storico a Venezia, ha cercato in tutti i modi di sopperire alle necessità del suo paese attivandosi con una serie di iniziative supportate dalla comunità senegalese trevigiana. Quella più importante sicuramente sta vedendo la sua realizzazione proprio in questi giorni. Martedì, dal porto di Venezia, è partito un container con tutto il materiale medico sanitario donato dalla “Blue Medical Group” e dal Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier attraverso l'associazione Around Us Onlus già attiva in Sierra Leone con operazioni mediche e di sostegno agli orfani di ebola.

Arriverà nel paese africano il 25 marzo dopo oltre 6000 chilometri. «È stata una vera e propria catena di solidarietà – racconta Mouhamadou Moustapha Fall -  grazie ad una colletta che abbiamo messo in piedi con la comunità senegalese di Treviso, tanti cittadini italiani e amici delle comunità presenti in California, Spagna, Francia, Lussemburgo e Belgio; siamo riusciti a pagare le spese di spedizione del container fino al porto di Dakar. Un grosso aiuto ci è venuto poi dalla ditta DCS Fiorini di Marghera che, oltre a mettersi a completa disposizione con i propri mezzi, ci ha fatto un super sconto nel trasporto».

Nelle prossime settimane è previsto l’invio in Senegal di un secondo container con altro materiale. Per questo l’associazione rinnova l’appello a donare per contribuire alle spese di spedizione. «Ci servirebbero ancora 3400 euro che contiamo di raccogliere grazie alla generosità di quanti vorranno contribuire attraverso una piccola donazione nel conto corrente dell’Associazione IBAN IT80O3608105138221907221911 - continua il coordinatore di Des Amis De Enfance De Sindone- Questi soldi saranno necessari per pagare le spese di trasporto da Venezia a Saint Louis. In un momento non facile, come quello che stiamo vivendo, la generosità dimostrata dalla Presidente di “Blue Medical Group” Orietta Trevisanato, dal Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII”, dal signor Luca Fiorini e da tutti i trevigiani, apre i cuori di speranza. Una speranza che, quando a fine marzo arriveranno i nuovi macchinari all'ospedale di Saint Louis, avranno tutti i pazienti che entreranno nel nosocomio senegalese di riuscire a farsi curare. Un grande gesto, frutto della sinergia comune, che conferma per l’ennesima volta la grande solidarietà dei cittadini veneti a dimostrazione che “L’uomo è il rimedio dell’uomo”!».

ospedale saint Louis Senegal-2

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