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Attualità Monastier di Treviso

Alluvioni e trasporto alimentare, un nuovo mezzo per gli "angeli gialli" delle emergenze

Il rimorchio, che ha una portata di 10 quintali, donato dal “Giovanni XXIII” di Monastier alla protezione civile locale per aiutare anche le famiglie bisognose

Nuovo gesto di solidarietà da parte del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier che dopo il maxi tendone ha voluto donare alla Protezione Civile Ana locale anche un rimorchio che verrà utilizzato per il trasporto di oggetti di grandi dimensioni come i pacchi alimentari per le persone in difficoltà del comune. Sono ancora molte le famiglie del territorio che necessitano di un aiuto fornito dal “Forum Famiglia” dell’amministrazione comunale grazie al coinvolgimento di quelli che, non a caso, sono chiamati gli “angeli gialli” di Monastier.

La consegna del mezzo, che sarà utile anche per  il trasporto di pompe, gruppi elettrogeni o sacchi di sabbia in caso di terremoti o calamità atmosferiche, è avvenuta davanti al Presidio Ospedaliero alla presenza dell’Amministratore Delegato Gabriele Geretto, del presidente di Sogedin Massimo Calvani, del Responsabile Sviluppo e Comunicazione Matteo Geretto, del Direttore Sanitario il dottor Ugo Coli e  del  sindaco di Monastier Paola Moro oltre naturalmente ai volontari della Protezione Civile Ana di Monastier capitanati dal Responsabile del Gruppo Antonio Cristofoletto.

Gli uomini dell’Ana sono sempre stati vicini alle necessità del territorio durante la pandemia. «In particolare il gruppo di Monastier che ci hanno dato un valido aiuto nella gestione logistica per i tamponi e le vaccinazioni – fa sapere Matteo Geretto - e non si sono mai tirati indietro neanche di fronte alle situazioni più difficili durante le quali c’era la paura del contagio. Freddo, vento, pioggia e neve non li ha fermati e ci sono stati sempre a fianco per continuare ad essere di supporto alla collettività».

La Protezione Civile Ana di Monastier, composta da 17 volontari dai 27 ai 75 anni, è sempre pronta ad offrire il proprio tempo anche al Forum Famiglie che si occupa delle persone meno fortunate che necessitano di aiuto. Una volta al mese andiamo al Banco Alimentare di Pasiano di Prato di Udine per il ritiro di 2 bancali di pacchi di alimenti, in formato industriale, che poi portiamo a Monastier. Lì il Forum Famiglia, li distribuisce a chi ne ha più bisogno – commenta Antonio Cristofoletto - Fino a poco tempo fa eravamo costretti a fare più viaggi con notevole dispendio di tempo. Ne ho parlato con il rag. Gabriele Geretto, con il quale condividiamo da sempre le problematiche, e si è subito reso disponibile all’acquisto del rimorchio che ora potrà essere utilizzato, grazie alla portata di 10 quintali,  anche per il trasporto di attrezzature di ampia dimensione come pompe, gruppi elettrogeni o sacchi di sabbia in caso di terremoti o calamità atmosferiche ma anche  tende, tavoli o altro materiale utile per sopperire alle necessità che si evidenziano durante le emergenze dove noi interveniamo. Ringrazio quindi la Sogedin che riesce a sopperire alle necessità che da soli non saremmo riusciti ad affrontare».

«Nel ringraziare la Casa di Cura per questa donazione, che si aggiunge ad altre nel corso di questi ultimi anni e la Protezione Civile per il loro lavoro nelle emergenze così come recentemente nella continuità del rapporto con il forum famiglia per il reperimento dei beni alimentari, noto sempre di più l’importanza del fare squadra nelle emergenze così come nella ricerca del benessere della propria comunità. Cosa a cui l’amministrazione crede e ambisce da sempre - ha detto il sindaco di Monastier Paola Moro - Non c’è un benessere singolo ma è sempre più evidente la necessità di essere attenti e generosi verso le esigenze di tutti. La consegna di questo mezzo è oggi l’emblema della sensibilità sociale dell’impresa così come del singolo. Noi amministratori non possiamo che esserne orgogliosi testimoni continuando a dare supporto e lode a chi quotidianamente si impegna».

«Mi piace pensare che il “bene è contagioso”- ha detto Gabriele Geretto durante la cerimonia di consegna del mezzo-. Questi uomini dall’alto valore morale, senza chiedere nulla in cambio sono sempre presenti nelle situazioni più difficili. Donano gratuitamente il proprio tempo riuscendo a portare quella tranquillità di cui le persone necessitano quando si trovano a dover affrontare l’imprevedibile. Per noi è importante fornire ai nostri “angeli gialli” i mezzi per continuare nella loro opera e dimostrare nel contempo la vicinanza e gratitudine per quello che hanno fatto e continuano a fare per il benessere delle persone della nostra comunità. Un obiettivo che ci accomuna da oltre 50 anni da quando è nata la nostra struttura».

«Per due anni quella che per noi rimane la “casa di cura” anche se è diventata Presidio Ospedaliero, è stata la nostra seconda casa. L’emergenza pandemica è fortunatamente finita ma è rimasta l’amicizia che si è creata con impiegati, medici e infermieri impegnati con noi nell’affrontare l’emergenza Covid» conclude Cristofoletto.

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