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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Monastier di Treviso

La nazionale femminile di basket a Monastier per le visite di idoneità

Martedì alla “Giovanni XXIII”. Le atlete: "Speriamo di far rinascere l'entusiasmo del basket femminile in un territorio che è la patria della pallacanestro"

MONASTIER Ancora due partite e poi la “certezza” di partecipare ai Campionati Europei Femminili di Basket che si terranno nel 2019. Nel frattempo le ragazze di Marco Crespi continuano nelle fasi di preparazione: allenamenti partite e visite mediche. In questi giorni la squadra al completo è in raduno a Treviso, alla Ghirada. Cinque giocatrici hanno scelto di venire nel trevigiano per effettuare la visita per il rilascio della certificazione di idoneità all'attività sportiva agonistica che consentirà loro di continuare il percorso verso l’EuroBasket Women 2019. Olbis Andre, 19 anni di Bologna, Valeria Battisodo, 29 anni di Pesaro, Martina Crippa 29enne di Sesto San Giovanni, Sabrina Cinili 29 enne di Roma e Giorgia Sottana 29 enne di Treviso sono arrivate mercoledì (14 agosto) poco prima delle 9 alla Giovanni XXIII assieme a Pier Giuseppe Tettamanti, medico specialista in medicina dello sport della Nazionale di Basket femminile e alla Team Director della Nazionale Monica Bastiani.

E’ stato un ritorno a casa per Giorgia Sottana atleta 29enne trevigiana. “E’ la prima volta che sono nella mia città con la Nazionale di Basket. Ci stiamo impegnando con l’obiettivo di qualificarci all'europeo con le partite che abbiamo a novembre”. Una ragazza con un grosso bagaglio di esperienza che riesce a trascinare anche le compagne. “Giorgia è da tanti anni una delle punte più importanti del basket femminile italiano. Mette a disposizione delle più giovani tutta la sua esperienza. E’ dinamica e con la sua energia riesce a trascinare il gruppo sia negli allenamenti che nelle partite. Ha giocato tanti campionati importanti. Non a caso proviene da un territorio, come quello trevigiano, che il basket ce l’ha nel DNA- ha detto  la Team Director  Monica Bastiani - Oltre alla Benetton, Treviso è stata la patria del basket femminile. La Marca ha avuto una squadra femminile che ha vinto tanto a livello italiano e anche a livello internazionale. Quindi ritengo che portare qui la Nazionale Femminile sia stata una buona idea anche per far ricrescere e magari ritornare l'entusiasmo del basket femminile in questo territorio” ha detto la Team Director.

Le 5 giocatrici si sono sottoposte agli esami di routine previsti per la tipologia di attività agonistica praticata. Prima il controllo dell’acuità visiva, poi la spirometria, il controllo del senso cromatico e gli esami di laboratorio. E’ stato poi misurato loro il peso e l’altezza e si sono poi sottoposte all’elettrocardiogramma  sia di base che sotto sforzo. Il tutto si è concluso con la visita medica e la visita cardiologica effettuata dal primario di Cardiologia il dottor Totò Giujusa medico chirurgo, specialista in Cardiologia e Medicina dello sport. La scelta della “Giovanni XXIII”  è stata fatta per la professionalità e competenza in ambito medico sportivo. “Personalmente sono rimasta colpita perché penso non sia facile in Italia trovare una struttura organizzata come questa. Abbiamo cercato il meglio per le nostre atlete che sono il meglio del nostro basket italiano” ha detto la team Director Monica Bastiani mentre le ragazze si sottoponevano ai controlli.

“Si affidano alla nostra struttura anche i giocatori di altre squadre importanti  del territorio quali i campioni d’Italia della Reyer Venezia, la Treviso Basket, l’Imoco Volley e il Venezia calcio – ha detto Matteo Geretto Responsabile Marketing e Comunicazione della Casa di Cura che ha accolto le giocatrici “Lavoriamo ogni giorno per la cura e il benessere delle persone anche attraverso la prevenzione tanto importante per la salute di ognuno” ha detto Matteo Geretto.

“La prevenzione è la cura migliore per qualsiasi forma di malattia. Da quando è stato introdotto nel 1982  nell'ambito sportivo l'obbligo per gli atleti agonistici di sottoporsi annualmente alla visita di medicina lo sport  il tasso di mortalità nello sportivo è calato vertiginosamente e ancora oggi l'Italia è all'avanguardia a livello mondiale – ha detto il dottor Pier Giuseppe Tettamanti, medico specialista in medicina dello sport della Nazionale di Basket femminile che ha seguito le giocatrici nelle visite di idoneità alla “Giovanni XXIII”- Siamo qui perché questa struttura, dal punto di vista della medicina sportiva, ci  garantisce una assistenza di primo e secondo livello. Le valutazioni di primo livello sono quelle di routine e vengono eseguite annualmente. Qualora si evidenziassero delle anomalie che richiedono accertamenti approfonditi, quindi di secondo livello, qui è possibile trovare la risposta. Siamo qui per una ancora maggiore garanzia di attenzione nei nostri confronti” ha detto il dottor Tettamanti. Chi pratica sport, anche se non a livello agonistico, deve pensare necessariamente a fare controlli periodici. “Soprattutto chi inizia un’attività sportiva per la prima volta- ha detto il dottor Totò Giujusa primario di Cardiologia e responsabile della Medicina dello Sport della Casa di Cura Giovanni XXIII- E’ necessario fare un controllo per evitare rischi che potrebbero essere anche particolarmente pericolosi. L’iter è il consueto: rivolgersi al medico di famiglia per la verifica di quella che è la presenza di fattori di rischio cardiovascolari.  Se il medico di base lo ritiene necessario fare una visita specialistica cardiologica per verificare se c'è la presenza di patologia cardiovascolare latente” ha detto il primario di cardiologia.

NAZIONALE BASKET FEMMINILE IN CASA DI CURA MONASTIER PER VISITE IDONETA' SPORTIVA (6)-2

Per quanto concerne l’attività non agonistica alla “Giovanni XXIII” è possibile effettuare la valutazione cardiologica e se ce ne fosse necessità, sempre nella struttura, c’è la possibilità di sottoporsi alla Diagnostica di secondo livello come l’elet­trocardiografia, l'ecocardiografia o ancora la TAC coronarica o la risonanza magnetica. Strumentazione importantissima per rilevare la presenza di eventuali anomalie che possono precludere l'attività sportiva sia agonistica che non agonistica ma soprattutto preservare la quantità e la qualità di vita dell’atleta. All’interno della struttura è inoltre possibile effettuare le certificazioni di idoneità sportiva anche per persone disabili.

Dopo i controlli le ragazze hanno donato alla Casa di Cura attraverso Matteo Geretto una maglietta autografata e sono rientrate alla Ghirada per proseguire il raduno trevigiano in vista del 18 agosto quando la nazionale di basket affronterà  la partita in amichevole a Vicenza contro Wake Forest (il college di Elisa Penna, che poi si aggregherà alle Azzurre), il 20 e il 21 le amichevoli ad Anglet contro le padrone di casa della Francia. Infine, il trasferimento a La Spezia, dove le Azzurre chiuderanno il raduno affrontando Israele il 27 e il 28 agosto. La Spezia sarà poi sede anche della partita di qualificazione all’EuroBasket Women 2019 che l’Italia giocherà il 21 novembre con la Svezia. Il 17, quattro giorni prima, la trasferta in Croazia per l’altra gara di qualificazione. Al momento l’Italia è al comando del girone H ma saranno gli ultimi due impegni a definire le squadre che accederanno all’Europeo. Passa il turno la prima e le sei migliori seconde degli otto gruppi. “Il raduno di agosto è l’occasione per guardare insieme già verso le partite di novembre. Allenamenti e partite per poter aggiungere appartenenza tecnica ed emotiva. Un reale investimento” ha detto l’allenatore della Nazionale Femminile di Basket Marco Crespi. Dopo il raduno di Parma, torna in Azzurro gran parte del gruppo che ha giocato le partite di qualificazione negli scorsi mesi: in più le addizioni delle tre atlete impegnate con i College statunitensi, ovvero Lorela Cubaj, Francesca Pan ed Elisa Penna. Manca all’appello ovviamente Cecilia Zandalasini, che sta disputando la stagione WNBA con le Minnesota Lynx.

GIORGIA SOTTANA DELLA  NAZIONALE BASKET FEMMINILE IN CASA DI CURA MONASTIER PER VISITE IDONETA' SPORTIVA-2

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