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Monte Grappa, al via la demolizione dell'ex base Nato

Oggi, martedì 26 ottobre, il primo atteso colpo di benna alla struttura militare, attiva fino alla fine degli anni '70: entro il prossimo mese di novembre sarà rasa al suolo. Al lavoro uomini e mezzi del 2° Reggimento Genio della Brigata Alpina Julia

Entro il prossimo novembre sarà completamente demolita l'ex base militare della Nato di Cima Grappa. Oggi 26 ottobre, il primo colpo di benna. Fin da subito al lavoro una dozzina di uomini e una quindicina di mezzi del 2° Reggimento Genio della Brigata Alpina Julia che ha avuto l'incarico di cancellare finalmente una struttura dismessa dagli anni '70. Oltre alla base saranno distrutti alcuni edifici accessori e un traliccio per apparati tecnici dislocati all’interno del vasto comprensorio dell’Area Sacra del Grappa.

In mattinata si è tenuta una cerimonia a cui hanno preso parte il Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti, Generale Gualtiero Mario De Cicco, di autorità locali e di rappresentanti di Associazioni Combattentistiche e d’Arma. L’abbattimento della struttura rientra nell’ambito del progetto del restauro conservativo del Sacrario Militare di Cima Grappa e di ripristino del decoro di parti adiacenti destinati a spazi espositivi. Il programma degli interventi è stato stabilito da un protocollo d’intesa siglato per la commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, siglato il 18 aprile 2013, tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Difesa.

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L’intervento, che corona lo sviluppo di un complesso iter tecnico-amministrativo durato alcuni anni, ha visto una forte accelerazione in questo ultimo anno per volontà del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. La finalizzazione dell’intervento si è realizzata  grazie alle serrate e complesse attività tecnico-amministrative svolte dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, in stretta collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri  – “Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa  delle nuove generazioni” e col Comitato Tecnico per il rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Veneto.

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I lavori termineranno entro il mese di novembre prossimo con l’obiettivo di restituire alla montagna del Grappa il suo naturale aspetto paesaggistico alterato dalla costruzione dell’ex-base NATO negli anni’60 e consentiranno di ripristinare il decoro e di restituire l’opportuna dimensione ad un’Area considerata Sacra. Nel dettaglio essi prevedono una prima fase finalizzata alla demolizione della struttura, condotta da personale e da mezzi forniti in concorso dal 2° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito e una seconda fase che prevede una campagna mobile di recupero rifiuti inerti sul sito, conferimento e smaltimento dei materiali di demolizione in esubero da parte di un operatore economico individuato dalla citata Struttura di Missione. Successivamente, nella primavera del prossimo anno la zona interessata dalla demolizione sarà ricoperta di terreno vegetale per ripristinare il naturale stato dei luoghi.

L'attività rientra tra gli interventi di restauro conservativo che interesseranno il Sacrario Militare di Cima Grappa nel suo complesso, che la citata “Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni” si sta prodigando per far iniziare entro la fine del 2022. In tale contesto il Commissariato Generale fornirà la più ampia collaborazione e partecipazione nella realizzazione dei predetti interventi, nell’ottica del costante assolvimento della sensibile missione di preservazione e valorizzazione dei Luoghi Sacri che accolgono le Spoglie mortali dei nostri Caduti e della perenne memoria del loro sacrificio a beneficio delle future generazioni.

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